Piantiamo la Pace: tanti a Massa contro l’odio

06marcia_pace2020Sono circa quattrocento le persone che domenica scorsa a Massa hanno partecipato alla Marcia interreligiosa della Pace, promossa dall’Azione Cattolica diocesana, in collaborazione con l’Accademia Apuana della Pace, la Chiesa Metodista, la Chiesa Ortodossa, Casa Betania, la Comunità Islamica, l’Ufficio per il Dialogo Interreligioso,la Caritas diocesana, l’Ufficio Migrantes, l’Ufficio Missionario e l’Ufficio per la Pastorale Giovanile. L’iniziativa, alla 5a edizione, si conferma appuntamento importante, in un momento in cui crescono sentimenti di paura e intolleranza, impulsi xenofobi e animosità verso immigrati, diversi, emarginati. A colorare la giornata uggiosa sono state le bandiere e gli striscioni dei marciatori di pace che hanno sfilato lungo Viale della Stazione fino al centro cittadino.
I giovani di Azione Cattolica hanno donato “spunti di riflessione”, leggendo salmi e preghiere contro l’odio e inneggianti all’amore; mentre la comunità islamica ha intrattenuto i presenti intonando canti di pace. In Piazza Aranci le Corali Metodista ed Ortodossa hanno intonato preghiere in musica. A riprendere il tema di quest’anno, “Piantiamo la Pace”, sono stati i giovani dell’ACR. “Come dice Papa Francesco – hanno ricordato – il Creato è un dono meraviglioso che Dio ha posto nelle nostre mani, perché possiamo entrare in relazione con Lui. Ma l’essere umano ha finito per rovinarlo! Noi giovani chiediamo uno sviluppo sostenibile, che migliori le condizioni di vita nel presente senza compromettere quelle delle generazioni future. Dobbiamo lavorare insieme, per rendere la società più giusta ed equa”.
In piazza Berlinguer ai presenti è stato donato un sacchetto con semi di girasole, simbolo di promozione del rispetto dell’ambiente. “Questo fiore – ha sottolineato Marco Leorin, presidente dell’Azione Cattolica diocesana – ci ricorda che dobbiamo tenere lo sguardo fisso su ciò che è importante: la Pace perché i venti di guerra non si placano mai. La religione mai e poi mai può giustificare l’uso delle armi, né la Parola di Dio può spingere a condotte contrarie alla dignità umana”. Dello stesso avviso è Massimo Marottoli, Pastore della chiesa Metodista di Carrara: “la Pace ha la capacità di mettere insieme tante culture diverse. Oggi abbiamo gettato le basi per costruire una realtà condivisa, creata da uomini e donne detti facitori di pace. Questo è il compito a cui siamo chiamati: coltivare la pace, la giustizia e la libertà”.
La cerimonia si è conclusa con la piantumazione di un ulivo: “Questo gesto è stato una vera sorpresa per tutti – ha detto Daniela Alexandru della Comunità Ortodossa – ho visto tantissima gioia nei loro occhi!”. Assente per impegni pastorali, il Vescovo Giovanni ha inviato una lettera agli organizzatori: “Desidero condividere con voi questo gesto di comunione, che ci vede impegnati a costruire un mondo dove sia bello vivere insieme, dove l’altro sia fratello, dove la vita sia accolta e protetta in tutte le sue manifestazioni e in cui non vi siano sfruttamento o distruzione, ma custodia e valorizzazione. La pace ha due fondamenti: la verità e la giustizia. La prima si affaccerà dalla terra, la seconda scenderà dal cielo. La ricerca della verità caratterizza l’uomo nel suo agire, ma è una ricerca da vivere con umiltà e dedizione. La giustizia, invece, è accoglienza di quanto il Signore ci dice. Se non accetto questo rapporto con il Signore, sarò un violento, che impone quanto vuole, non curandosi dei diritti degli altri. La giustizia è dovere di ognuno e va cercata sempre, anche se con fatica. Ecco perché si parla di Marcia della Pace, perché è un cammino per tutti noi! Un cammino di conquista e libertà”.