Celebrata a Massa la Festa della Vita consacrata

Sabato 1 febbraio in cattedrale con il Vescovo Giovanni

06Vita_Consacrata_2020Sabato scorso, 1 febbraio festa liturgica della Presentazione di Gesù al Tempio, si è celebrata la 24ª Giornata Mondiale della Vita Consacrata che come ogni anno invita tutti i credenti a pregare e riflettere sul grande dono di questa vocazione alla Chiesa e all’umanità. Le persone infatti che ricevono dal Signore la chiamata a seguirlo più da vicino osservando i consigli evangelici della povertà, della castità e dell’obbedienza sono un dono e una risorsa per tutta la Chiesa e mostrano l’amore di Dio verso ogni creatura.
A tal proposito, recentemente Papa Francesco ha dichiarato che Gesù non ha scelto e mandato nel mondo i consacrati perché diventassero i più numerosi. Li ha chiamati invece per una missione, li ha messi nella società come quella piccola quantità di lievito: il lievito delle beatitudini e dell’amore fraterno nel quale come cristiani ci possiamo, tutti, ritrovare per rendere presente il suo Regno.
Questo in breve è il senso della Giornata per la Vita Consacrata 2020 che è stata celebrata anche in Diocesi. E – ancora una volta – come ogni anno le religiose e i religiosi apuani si sono ritrovati a Massa, insieme al Vescovo Giovanni per ricordare la loro scelta, fatta un giorno ormai lontano nel tempo, di consacrare totalmente la vita al Signore e alla Chiesa.
Si sono dati appuntamento in Cattedrale in una mattinata decisamente non felice – sicuramente non solo sul piano meteorologico – proprio per celebrare insieme le meraviglie del Signore, lodarlo e ringraziarlo per quanto attraverso la loro vita e la loro dedizione compie ogni giorno. Parecchie le suore, appartenenti alle più svariate famiglie religiose, giunte da ogni parte della Diocesi, giovani ed anziane insieme. I sacerdoti e i diaconi presenti hanno concelebrato con il Vescovo e con il Vicario per la vita consacrata, mons. Ivo Ercolini.
La celebrazione ha avuto inizio nella Cappella delle Stimmate e da lì è partita la processione d’ingresso che ha visto snodarsi nella Cattedrale, ognuna con una candelina accesa, una lunga fila di “spose” che con gioia andavano incontro allo “Sposo” per rinnovare – convintamente – il loro “Sì”.
Nella sua omelia monsignor Santucci ha richiamato tutti i presenti a “ricordare e ringraziare Dio per la vocazione che ha donato a ciascuno” e soprattutto il Presule ringraziava le religiose presenti per la loro vocazione e per tutto il bene che quotidianamente, e con fedeltà, anche a costo di grandi sacrifici, “compiono per la nostra Chiesa diocesana”.
Al termine della messa le due suore che festeggiavano il 25° di professione religiosa, suor Annalucia e suor Jacinta delle Figlie di Gesù (la seconda non presente fisicamente in quanto fuori sede), hanno ricevuto dalle mani del Vescovo Giovanni un piccolo segno di gratitudine, in ricordo della Giornata. (MiM)