
In occasione del saluto a don Stefano, trasferito al Mirteto
Tre appuntamenti attendono la parrocchia dei Ss. Giacomo e Cristoforo di Licciana, tra sabato 18 e domenica 19 gennaio, tutti inseriti nella cornice del trasferimento del parroco don Stefano Lagomarsini che dal 2 febbraio sarà a Massa, nella parrocchia del Mirteto, succedendo a don Giuseppe Marino il quale ha dovuto rinunciare per motivi di salute.
Sabato 18 alle ore 16, nell’oratorio di san Rocco, presso il Camposanto, inizierà la processione con le spoglie mortali di don Savino Giuseppini che saranno riposte nella chiesa parrocchiale. Don Giuseppini, zio di don Adriano, già parroco di Caniparola, è stato per molti anni alla guida della comunità di Licciana. Si è spento nel 1997.
“Con questo gesto – ha spiegato don Stefano – vogliamo rendere omaggio ad una figura rilevante per la storia di Licciana. La sua memoria sarà lasciata ai posteri, insieme alle sue ossa che, dopo aver riposato per oltre 20 anni nel cimitero di Antona, verranno inumate nella chiesa parrocchiale”.
Sempre sabato 18, alle 17, sarà celebrata una S. Messa durante la quale verrà benedetto l’organo a canne che servirà ad accompagnare le liturgie della chiesa e di cui si sono conclusi da poche settimane i lavori di restauro. Costruito dalla ditta organara “Rizzardini e figli” di Belluno, lo strumento versava in pessime condizioni e così, grazie ai non pochi sacrifici della parrocchia che hanno permesso il finanziamento degli interventi operati dagli organari Maffucci e Barsanti, potrà di nuovo far sentire la sua voce. Alla S. Messa, presieduta da don Stefano, canterà la Cappella Musicale della Cattedrale di Massa.
Alle 21 dello stesso giorno è invece previsto “il concerto di inaugurazione” con l’organista Ferruccio Bartoletti che presenterà un programma di musiche barocche e dell’epoca romantica.
Domenica 19 gennaio alle 11, la S. Messa festiva sarà animata dalla corale “Res Musica”, diretta ed accompagnata dalla maestra Barbara Germi.
Con questi momenti così intensi di vita parrocchiale, don Stefano ha voluto prendere progressivamente congedo dalla comunità di Licciana in cui è arrivato ben 14 anni fa, alla fine del 2005, dapprima come amministratore parrocchiale, poi diventandone parroco e svolgendo, sempre con generosità e zelo, il proprio servizio anche nelle altre dodici comunità della valle del Taverone, insieme a don Marco Savoia e a due diaconi permanenti. (R.B.)