Ecco i finalisti del 67° premio Bancarella. L’appuntamento è per domenica 21 luglio

L’appuntamento con il premio Bancarella è per domenica 21 luglio a Pontremoli in piazza della Repubblica che vedrà lo spoglio delle schede e la proclamazione del libro vincitore della 67a edizione. La sera precedente, sabato 20 luglio, sarà assegnato invece il 56° premio “Bancarella Sport” (qui il programma dettagliato della due giorni). Anche quest’anno offriamo ai nostri lettori la carrellata dei sei libri finalisti che compongono la sestina scelta nel marzo scorso e annunciata a Torino. Sara Rattaro, già vincitrice del “Bancarella” è la presidente del Premio di quest’anno.

28Bancarella_01CamettiElisabetta Cametti – Dove il Destino non muore (Cairo)
Elisabetta Cametti, piemontese di Gattinara, dopo la laurea in Economia e Commercio alla “Bocconi” di Milano ha iniziato una brillante carriera nel mondo dell’editoria, prima alla De Agostini poi a Londra nel gruppo Eaglemoss. L’esordio da scrittrice è del 2013 quando pubblica per Giunti “I guardiani della storia” primo capitolo della serie che vede sulla scena Katherine Sinclaire, “K”, che è ancora protagonista nel secondo romando thriller “Nel mare del tempo” (Giunti, 2014) ed ora in questo terzo della serie: “Dove il destino non muore” (Cairo). Manager proprio nel settore editoriale Katherine Sinclaire è la direttrice generale della “9Sense Publishing”, una delle più importanti case editrici al mondo, che all’improvviso si trova catapultata in un mondo oscuro caratterizzato da morti violente e misteri non facili da decifrare. In questo terzo capitolo si trova ad aver a che fare niente meno che con l’eredità di Napoleone Buonaparte: le scoperte archeologiche realizzate durante le sue campagne, in particolare quella in Egitto. Tra Roma, dove “K” di trova per la presentazione del suo ultimo libro, e l’Isola d’Elba, dove ha trascorso le vacanze la storia intreccia le vicende e la presenza di due società segrete, in lotta tra loro da due secoli. La prima voluta dallo stesso Napoleone per proteggere le sue scoperte, la seconda determinata a prevalere. Il risultato, tutt’altro che prevedibile, potrebbe avere effetti devastanti sul nostro presente.

Alessia Gazzola – Il ladro gentiluomo (Longanesi)
28Bancarella_02GazzolaIl romanzo è seriale, la protagonista della storia è l’Allieva Alice Allevi diventata famosa soprattutto forse per la trasposizione in puntate televisive di successo su RaiUno. Siamo all’ottavo romanzo (si dichiara che sarà l’ultimo, per ora); qui Alice è dottoranda in medicina legale, una scelta che non avrebbe fatto se in lei non “albergasse una parte oscura”. Un impensabile esito viene da un’autopsia, nello stomaco di un cadavere c’è un diamante rosa di grande valore. Si mette in moto una narrazione stimolante intrecciata di nozioni tossicologiche e di sospetti e intrighi, false identità, ufficiali giudiziari, legami amorosi che si spezzano o resistono in solitudine. L’allieva Alice ha carattere difficile, non si trova bene negli istituti universitari a Roma, finisce a Domodossola, dove si trova coinvolta in vicende complicate collegate ai passaggi di mano del diamante, che lei ha ingenuamente consegnato ad un falso agente di polizia dai modi cortesi. Il suo fiuto nelle analisi professionali le sarà di aiuto ad investigare su una morte apparentemente naturale e invece è un delitto premeditato. Non manca l’effetto a sorpresa, i sospetti intuìti si fanno concreti. L’affermazione professionale contrasta con le sofferenze e le perdite private per cui non vivrà la gioia di una maternità e di un sereno legame coniugale. Sono situazioni che sollecitano a leggere senza pause un romanzo, che Alessia Gazzola, autrice e medico legale nella realtà, ha costruito con abile perizia di marketing.

Tony Laudario – Preludio a un bacio (NN Editore)
28Bancarella_03LaudadioIl protagonista del libro “Preludio a un bacio” è Emanuele, un giovane musicista jazz, con nel cuore, il desiderio di realizzare i suoi sogni. Ma la vita ha strade sue, sentieri ineludibili che, indipendentemente, dalla nostra volontà, siamo costretti a percorrere. Così Emanuele si ritrova barbone, costretto a suonare agli angoli delle strade, vivendo nella totale solitudine. Unica luce, l’attenzione amorevole di Maria, una bella ragazza che lavora in un bar e che non si vergogna di stargli accanto. Dopo un’aggressione, Emanuele si risveglia in un ospedale. Un’esperienza che da negativa diviene positiva, in quanto riapre il suo cuore ai sentimenti, riaccendendo i ricordi del passato cesellato di errori la cui soluzione non è la rassegnazione bensì la forza di guardare oltre. Non solo un romanzo, quello di Tony Laudadio, ma un “monologo su carta” in un palcoscenico dalle tinte vivaci. Una storia colorata lungo le strade di una città di provincia popolare e un po’ kitsch, nel perimetro della confessione e del bilancio. Non un consuntivo, ma la prospettiva umanamente possibile del pro e del contro che la coscienza espone davanti al giudizio. E nel giudicarsi, lo scrittore narra una storia con la percezione dei vissuti che compongono la tela dell’esistenza. L’importante è restare fedeli alla verità, che può essere scomoda ma anche liberatoria in un connubio di sollievo e riposo che andrà oltre la morte. Insomma “Preludio a un bacio” racchiude la bellezza di una rinascita che veleggia verso l’agognata felicità. Una felicità che può essere racchiusa anche nelle canzoni di Natale uscite dalle note di un sassofono…

Marino Magliani – Prima che te lo dicano gli altrI (Chiarelettere)
28Bancarella_04Magliani“Prima che te lo dicano altri” un romanzo che comincia in Liguria e finisce in Argentina, come la storia della prima emigrazione italiana nel paese sudamericano. E attraversa la pagina più buia della storia argentina, quella dei desaparecidos. Il racconto si svolge su due piani temporali, con protagonista Leo Vialetti, che conosciamo nel 1974 quando è ancora un bambino, cresciuto senza padre nell’entroterra ligure, una storia che si alterna alle peripezie che cinquant’anni dopo, nel 2024, lo porteranno dal paesino di Sorba in Val Prino fino in Argentina. A segnare l’esistenza di Leo è l’incontro, nel 1974, con l’italo-argentino Raul Porti. Un giovane 25enne proprietario di una villa nel paese del protagonista, a cui dà delle ripetizioni scolastiche alle quali si aggiungono dimostrazioni su come curare le piante e praticare l’arte di fare innesti. Nel corso di quell’estate è proprio Raul a avviare in Leo i germi di una vita diversa da quella conosciuta sino ad allora, con esiti forse imprevedibili o forse inevitabili che nel 2024 lo indurranno a far di tutto per acquistarne la villa in rovina e per andare poi a cercarlo in Sud America dove l’uomo è sparito nel nulla da cinque decenni. Qui la tragedia dei desaparecidos, si incrocia con la ricerca di quest’uomo, mutando il registro del romanzo in un thriller sui generis, con molte attese e una fuga intercontinentale rocambolesca. Insomma, un bel “romanzo di formazione” in cui la formazione dura tutta la vita, per aspirare ad una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie radici.

Marco Scardigli – Èvelyne (Interlinea)
28Bancarella_05ScardigliUna bella storia, condotta sul filo della suspence però non pilotata su uno specifico caso delittuoso, ma su una serie di frangenti che, inconsapevolmente. portano alla soluzione finale, altrettanto inaspettata e sorprendente. Un giallo anomalo senza un vero protagonista, ma una serie di protagonisti che l’autore segue utilizzando un modo di raccontare che, a colpi di flash, induce a non trascurare nessuno, inserendo anzi tutta una serie di situazioni che invece di complicare la vicenda la rendono più gradevole specie per un lettore amante del thrilling. Abituati a letture sempre più facili ed immediate e costretti a farci coinvolgere dalle immagini senza lasciare spazio alla fantasia, troviamo in Scardigli un autore all’antica che permette al lettore di costruirsi un’idea propria dei singoli personaggi. Le varie figure, non importa se preminenti o meno, emergono lentamente per prendere una loro fisionomia e con essa fornendoci l’idea della loro personalità, per aiutarci a capire che la dimensione che assumono nella vicenda talora è il frutto di un processo inconsapevole. Questo vale in particolare per i tre personaggi che fanno da filo conduttore alla narrazione, Tina, Marchini e Stoffel, ma è altrettanto importante per delineare le figure che entreranno tragicamente nel racconto, come le ragazze della sartoria, o la signora Elena, o il mirabile De Majo.

Giampaolo Simi – Come una famiglia (Sellerio)
28Bancarella_06SimiLa storia di questo romanzo, che qualche anno fa sarebbe stato catalogato tra i “gialli”, si sviluppa attorno ai personaggi di un precedente libro di Simi: “La ragazza sbagliata” (2017), pur mantenendo una compiutezza e una indipendenza che non rendono necessaria la conoscenza dell’altra opera. La “voce narrante”, Dario Corbo, scrive una specie di diario rivolgendosi in modo diretto al figlio Luca. La vicenda è ambientata nel mondo delle squadre di calcio giovanili: Luca, è la grande promessa di una società calcistica della Versilia impegnata a lanciare giovani talenti e i genitori – lo stesso Dario e Giulia – anche se divorziati, sostengono la sua carriera. Dopo una partita che lo ha visto protagonista, il ragazzo, proprio alla vigilia della maggiore età, partecipa alla festa con i compagni di squadra. Il giorno dopo, una ragazza arrivata nella notte al pronto soccorso in gravi condizioni, dichiara di essere stata stuprata da Luca… Da quel momento si dipana un racconto sulle difficoltà di essere padri e sulle relazioni tra padri e figli, sulle ferite lasciate da un rapporto di coppia finito, sulle luci e le ombre del mondo del calcio, sui danni causati dai social network, sulle differenze sociali, sul sistema giudiziario, sul mondo dell’informazione e altro ancora. L’investigazione portata avanti dal protagonista rimbalza continuamente tra la voglia di credere al figlio e il timore che la verità possa rimettere in discussione il modo con il quale lo si è cresciuto.