


Si pensa falò e quasi in automatico a il pensiero va alla disfida pontremolese tra San Nicolò e San Geminiano. Ma in realtà anche altri luoghi della Lunigiana hanno viva questa tradizione legata in particolare al culto di Sant’Antonio Abate. Come nel Comune di Filattiera dove ci sì è ritrovati nella sera del 16 gennaio. Dopo la funzione religiosa, si è proceduto all’accensione dei fuochi. In particolare sono stati due i fuochi di Filattiera: uno nei pressi dell’ingresso all’antico borgo malaspiniano (alla “Porta”), e uno nella frazione Maestà di Sant’Antonio in Volpino, dove appunto esiste una piccola maestà dedicata al Santo.
Particolarmente ben riuscito il fuoco realizzato alla Porta, grazie all’impegno dei tanti volontari ed appassionati che sacrificano tempo e fatica per mantenere viva questa tradizione popolare. Dopo il falò, i filattieresi si sono poi riuniti per festeggiare: un appuntamento che ogni anno viene riproposto anche come momento conviviale (al termine c’è stata una grigliata) in cui la popolazione si ritrova per trascorrere qualche ora in piacevole compagnia. Domenica 20, invece, l’appuntamento è stato con il fuoco a Mulazzo.