Don Sergio, don Aldo e don Tonino: il ritorno alla Casa del Padre

In pochi giorni tre sacerdoti lunigianesi hanno concluso il loro viaggio terreno: don Sergio Biasini, don Aldo Spinatelli e don Antonio Cocchi. Le esequie si sono svolte ad Arpiola, ad Aulla e a Pontremoli. Per tutti oltre mezzo secolo di missione pastorale in tante parrocchie del nostro territorio

46sacerdotiIn pochi giorni la nostra comunità diocesana ha dovuto registrare la scomparsa di ben tre sacerdoti: giovedì 29 novembre, sono morti don Sergio Biasini (77 anni), parroco a Mulazzo e Groppoli, e don Aldo Spinatelli (87 anni), che aveva esercitato il suo ministero in diverse parrocchie del territorio di Tresana.
Lunedì 3 dicembre, a poche settimane dal compimento dell’85° anno di età, ha concluso il suo cammino terreno don Antonio Cocchi, da poco tempo ritiratosi per motivi di salute dalla cura di numerose parrocchie delle valli a nord di Pontremoli.
Mentre affidano al Signore le anime dei tre sacerdoti, le comunità dei fedeli anche lo pregano “perché mandi operai nella sua messe” affinché il suo gregge non resti incustodito.

 

Ad Arpiola il commosso saluto a don Sergio Biasini

46Biasini_donSergioUna folla silenziosa e commossa ha abbracciato don Sergio Biasini per l’ultima volta. Troppo piccola la chiesa parrocchiale dell’Arpiola per accogliere fedeli, parenti, amici giunti dall’intera vallata, soprattutto dalle parrocchie del comune di Mulazzo di cui don Sergio è stato guida spirituale per anni. Un dolore condiviso che ha varcato il portale per continuare su un sagrato gremito.
Don Sergio era conosciuto e benvoluto anche per il carattere socievole e la capacità di ascoltare chi cercava consiglio e conforto. Era nato a Mulazzo il 19 dicembre del 1940. Aveva studiato nel seminario vescovile di Pontremoli e negli ultimi anni di teologia si era trasferito a Verona presso il seminario dei Fidei Donum. Era stato ordinato sacerdote a Roma dalle mani di Paolo VI il 3 luglio del 1966. Ha iniziato il suo ministero come vicario cooperatore a Filattiera, è diventato parroco di Rossano nel 1969 e trasferito a Virgoletta nel 1985.
Dal 1990 è stato nominato parroco nelle parrocchie di Groppoli S. Lorenzo e Groppoli N.S. di Fatima. Dal 1991 è anche parroco di Teglia, e dal 1999 del Santuario della Madonna del Monte. Dal 2001 ha svolto il suo ministero anche a Mulazzo, Arpiola, Montereggio e Parana. Dal 2014 infine è parroco di Canossa, Castevoli e Lusuolo. È stato insegnante alle scuole medie inferiori di Arpiola e per molti anni nell’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Belmesseri” di Pontremoli.
La liturgia esequiale, alla quale hanno partecipato molti confratelli, rappresentanti delle varie associazioni di volontariato, gli Alpini del Gruppo “Alpi Apuane” con i loro labari, autorità civili e militari, in primis il sindaco di Mulazzo Claudio Novoa, affiancato da altri colleghi, è stata presieduta dal nostro vescovo mons. Giovanni Santucci coadiuvato dal vescovo emerito mons. Eugenio Binini. “Siamo qui riuniti, ha detto il presule nell’omelia, per pregare e ringraziare per il dono di don Sergio fra noi. Il sacerdote è un ponte fra Dio e gli uomini e don Sergio, nonostante il peso della malattia, ha realizzato in sé il piano che Dio aveva prestabilito per lui. È stato il servo fedele, attento, pronto, vigilante. Poco tempo fa, nel fargli visita, l’ho trovato circondato di giovani che conversavano gioiosamente e che, sicuramente, avevano trovato in lui il prete, l’amico, il confidente, il compagno di tanti momenti conviviali. Ricordo la grande festa delle nozze d’oro con la Chiesa nella consapevolezza che il sacerdote deve sempre rifarsi al nucleo centrale della sua identità: l’Eucarestia. Un’Eucarestia che non si esaurisce nel segno sacramentale, ma che si fa comunione e servizio ai fratelli sull’esempio di Gesù, umile servitore”. 
Anche il sindaco Novoa ed un parrocchiano hanno espresso a don Sergio affetto e gratitudine per l’abbondante semina, per l’impegno profuso a vantaggio della riqualificazione del Centro giovanile di Arpiola, del Santuario della Madonna del Monte, del mantenimento del decoro delle chiese amministrate e per gli anni di insegnamento volti alla formazione di tanti studenti. La perdita di un sacerdote significa il venir meno di un grosso punto di riferimento per la collettività. Non vive la Chiesa senza quelle mani che alzano il calice e che riversano sull’anima, in attesa, perdono e pace. Dopo la preghiera degli Alpini, di cui don Sergio è stato, in passato, cappellano, il lungo corteo lo ha accompagnato nel cimitero locale. “Signore, accoglilo nel Tuo Regno affinché viva la Pasqua senza fine e concedi alla nostra Diocesi giovani sacerdoti poiché la messe è tanta”.
Un grazie di cuore a don Stefano Pappalardo e a don Andrea Nizzoli della Fraternità di S. Filippo Neri di Filetto per l’aiuto, la vicinanza ed il supporto dati al confratello nel lungo, faticoso iter della sua fragilità fisica.

(i.f.)