
A Massa un incontro per riflettere sul “sindaco santo”. Aperte le iscrizioni alla Scuola di formazione politica. “Dalla visione cristiana della vita dobbiamo attingere per costruire vie di speranza”
A volte una testimonianza diretta vale più di tanti libri su un argomento, anzi su una persona: è quanto successo all’incontro di presentazione della Scuola diocesana di formazione politica, quando l’avvocato Carlo Parenti ha raccontato la sua esperienza di allievo alle lezioni di Diritto Romano nel 1971, con un “certo” professor Giorgio La Pira. Una narrazione vibrante e appassionata, di chi ha incontrato una personalità straordinaria, come quella del “sindaco santo”, che ha lasciato una scia luminosa di coerenza evangelica, un capitolo significativo nella storia del cattolicesimo nel Novecento.
Siamo all’incontro pubblico dal tema “L’attualità della Costituzione e di Giorgio La Pira”, svoltosi il 5 ottobre nella Curia vescovile, e organizzato dall’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, proprio in occasione della presentazione del programma della Scuola di formazione politica, giunta alla terza edizione. Una iniziativa che muove dalla presa di coscienza di un bisogno urgente di rigenerazione etica e culturale dell’azione politica, a cui la Chiesa non vuole rimanere estranea.
Alla Scuola potranno infatti prender parte i giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, con un numero massimo di 30 studenti, provenienti non solo dalle parrocchie o dalle varie realtà ecclesiali, ma da qualunque estrazione sociale o culturale. Gli incontri, con una cadenza mensile alternando lezioni e incontri di laboratorio, prenderanno il via dal gennaio 2019.
L’incontro del 5 ottobre si è aperto con il saluto del vescovo Giovanni che ha evidenziato come il ruolo della politica sia un elemento fondamentale verso la custodia della città. «Dalla visione cristiana della vita – ha aggiunto mons. Santucci – dobbiamo attingere per costruire vie di speranza, come ha fatto La Pira». Successivamente, il direttore della Scuola, Fausto Vannucci, ha introdotto i due relatori: Emanuele Rossi, docente di Diritto Costituzionale alla Scuola Superiore “S. Anna” di Pisa, e Carlo Parenti, giurista che nel 1971 partecipò a Firenze alle lezioni del professor La Pira.
L’analisi compiuta da Rossi della Carta Costituzionale ha preso le mosse dalla sua genesi e dai presupposti storici, quali lo Statuto Albertino e le vicende storiche dell’Italia che hanno portato alla promulgazione della Costituzione nel 1948.
Due sono “le colonne” sulle quali si poggia l’architettura istituzionale delineata dalla Carta: il principio personalistico (la persona viene prima dello Stato) e quello solidaristico (i cittadini contribuiscono alla vita dello Stato). A 70 anni di distanza dalla sua nascita, la Costituzione repubblicana necessita però di alcune attenzioni: la libertà in essa sancita deve essere conquistata e ribadita ogni giorno, dalle scelte dei cittadini in tema di diritti, economia, istruzione, lavoro, sviluppo e in tutti quegli ambiti che compongono lo Stato.
Il racconto di Carlo Parenti, invece, ha messo in luce la forza dirompente della profezia di La Pira, quando ai tempi della Guerra Fredda e della corsa agli armamenti, si faceva instancabile annunciatore di pace e della concordia tra i popoli. Sono stati molti gli aneddoti che Parenti ha raccontato con emozione ai partecipanti: ne è emerso l’impegno di un cattolico, o meglio di un “mistico” prestato alla politica, per la capacità unica che aveva La Pira di coniugare la preghiera e l’azione.
Adesso si aprono le iscrizioni per partecipare alla Scuola di formazione politica: è possibile infatti contattare l’Ufficio diocesano di PSL (0585.8990228), ma anche scaricare la brochure dal sito web diocesano. Nelle precedenti edizioni sono intervenute tante personalità, appartenenti al mondo politico, scientifico e accademico, che hanno affrontato le tematiche proprie del cattolicesimo sociale, sulla scia anche dei molti testimoni del nostro tempo. (df)