L’Avvento: tempo di attesa e di speranza
Avvento
Ambrogio Lorenzetti. Annunciazione

L’Avvento è uno dei grandi tempi liturgici, i cosiddetti tempi forti, nel quale la comunità cristiana è chiamata a vivere l’attesa del Signore. Un’attesa che si sviluppa su due piani: uno si rivolge alla celebrazione del Natale e alla nascita di Cristo nella storia, l’altro è orientato verso la seconda venuta gloriosa del Cristo alla fine dei tempi. Esso è tempo di attesa, di conversione, di speranza. Attesa-memoria della prima, umile venuta del Salvatore nella nostra carne mortale; attesa-supplica dell’ultima, gloriosa venuta di Cristo, signore della storia e giudice universale; conversione, alla quale spesso la liturgia di questo tempo invita con la voce dei profeti e soprattutto di Giovanni Battista; “convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”; speranza gioiosa che la salvezza già operata da Cristo e le realtà di grazia già presenti nel mondo giungano alla loro maturazione e pienezza, per cui la promessa si tramuterà in possesso, la fede in visione, e “noi saremo simili a lui e lo vedremo così come egli è”. L’Avvento è costituito da quattro domeniche. Questo tempo liturgico, pur conservando una sua unità, come emerge dai testi liturgici e soprattutto dalla lettura quasi quotidiana del profeta Isaia, è praticamente formato da due periodi: dalla prima domenica di avvento al 16 dicembre è posto in maggiore evidenza l’avvento escatologico e orienta gli animi all’attesa della venuta gloriosa di Cristo; dal 17 al 24 dicembre sia nella messa, sia nella liturgia delle ore, tutti i testi sono indirizzati più direttamente alla preparazione del Natale. Tre figure bibliche dominano il tempo di Avvento e sono poste come “modelli” e guide”: sono il profeta Isaia, Giovanni Battista e la Vergine Maria. Nella lettura del profeta Isaia più che negli altri profeti, si trova un’eco della grande speranza che ha confortato il popolo eletto durante i secoli duri e decisivi della sua storia. Giovanni Battista è l’ultimo dei profeti e riassume nella sua persona e nella sua parola tutta la storia precedente nel momento in cui sfocia nel suo compimento. Egli è il precursore del Messia, ha la missione di preparare le vie del Signore, di offrire ad Israele la “conoscenza della salvezza” e soprattutto di indicare Cristo già presente in mezzo al suo popolo. In Maria si compiono le promesse. L’Avvento, nella sua immediata preparazione al Natale, ricorda particolarmente la divina maternità di Maria. Il figlio di Dio entra nel mondo come “nato da donna”, Maria è colei che, nel mistero dell’avvento e dell’incarnazione, congiunge il Salvatore al genere umano.