Progetto Donna: prevenzione, terapia, ricerca

Ad Aulla una conferenza sui tumori femminili

Un momento del convegno tenutosi ad Aulla
Un momento del convegno tenutosi ad Aulla

Un convegno per parlare dei tumori femminili, di come si prevengono e di come si curano, con un approccio incentrato sulla simbiosi tra cultura e salute: conoscere il problema per combatterlo in modo efficace. Sabato 24 marzo, l’amministrazione comunale di Aulla ha organizzato nella Sala del Consiglio la conferenza “Progetto Donna – Un futuro in rosa”, aperta a tutta la cittadinanza e che ha visto il contributo di eccellenti professionisti. Senza inquietare il pubblico, considerato il tema spinoso e difficile, i relatori hanno spiegato con precisione e delicatezza i fattori di rischio che possono condurre allo sviluppo della malattia, l’importanza della prevenzione, i rimedi che la ricerca scientifica mette a disposizione e le strategie per migliorare la quotidianità durante il percorso di cura.

La locandina del Progetto Donna
La locandina del Progetto Donna

Moderatrici dell’incontro la consigliera per la sanità Katia Tomè e la delegata alle pari opportunità Marina Pratici, che hanno calendarizzato un ciclo di manifestazioni sui temi della salute. In una mattinata dedicata alle donne, non poteva mancare un forte richiamo alla violenza di genere, con la consapevolezza che è fondamentale combattere la mentalità maschilista e cieca di fronte alle ingiustizie. La dott.ssa Rosanna Vallelonga, direttrice della Società della Salute, ha invitato tutte le donne a sottoporsi periodicamente agli screening gratuiti offerti dalla Regione Toscana: il pap test per le giovani di età compresa tra i 25 e i 33 anni, il test HPV pensato per la fascia tra i 34 e i 64, la mammografia per le donne tra i 45 e i 74, la ricerca del sangue occulto fecale rivolto a chi – uomini compresi – ha tra i 50 e i 70 anni di età.

Un momento della conferenza di Alessandro Ghelardi
Un momento della conferenza di Alessandro Ghelardi

I medici Alessandro Ghelardi, Paola Pacetti e Gina Tassinari hanno illustrato quali tipi di tumore colpiscono le donne e le più nuove prospettive di cura, insistendo sulla necessità di condurre uno stile di vita sano. Il dr. Ghelardi ha lanciato un appello: “Il tumore alla vulva colpisce le signore anziane, che spesso sottovalutano i primi sintomi e per pudore non vogliono sottoporsi a una visita ginecologica. La diagnosi precoce salva la vita: parlate con delicatezza alle vostre mamme e alle vostre nonne, per convincerle a rivolgersi periodicamente a un bravo medico!”. L’infermiera responsabile Roberta Crudeli, presidente dell’associazione “Il volto della speranza”, ha illustrato i progetti che coinvolgono parrucchiere, estetiste e tatuatrici, organizzati per aiutare le donne malate a sentirsi belle anche quando il corpo è debilitato. La psicologa Anna Lalli ha insistito sulla necessità che il personale sanitario tenga sempre in considerazione i sentimenti dei pazienti, per aiutarli a dare senso a un’esperienza che può essere occasione di crescita. La mattinata si è conclusa con le riflessioni sul volontariato di Gabriele Gerini, delegato alle associazioni del comune di Aulla. Ilaria Tonini