I Corpi Santi di Virgoletta: una ricchezza  che permette di esprimere affetto e devozione

A guidarci nel nostro pellegrinaggio verso il Giubileo questa settimana è la testimonianza dei Martiri che hanno avuto la forza di seguire “l’amore del Golgota” fino a perdere la loro vita

Il vescovo emerito di Volterra, mons. Alberto SIlvani, nella processione dei Corpi Santi a Virgoletta, suo paese natale

Quella dei Corpi Santi di Virgoletta è “una preziosa ricchezza che permette di esprimere affetto e devozione”. Con queste parole il canonico Giovanni Barbieri, parroco di Virgoletta, concludeva i ringraziamenti a quanti si sono adoperati anche quest’anno -nella seconda domenica di maggio – per la riuscita della festa dei Santi Martiri (che affettuosamente sono venerati col titolo di “Corpi Santi”).
Una festa che si rinnova sulle orme di don Gabriele Dalla Porta (originario di Virgoletta) che, in virtù del suo ruolo di canonico di Santa Maria dei Martiri a Roma – il Pantheon – volle fare dono al suo paese natio di diverse reliquie che ricordano “l’invitta testimonianza fra i tormenti del martirio” di alcuni cristiani dei primi secoli.

Il Vescovo fra’ Mario Vaccari e il parroco di Virgoletta, don Giovanni Barbieri

Nel 2016, 350° anniversario dell’arrivo dei “Corpi Santi”, vennero organizzate solenni celebrazioni che ebbero il loro culmine nella presenza del compianto arcivescovo emerito di Torino, il card. Severino Poletto.
In quell’occasione non furono portate in processione soltanto le nove reliquie dei martiri e la reliquia della S. Croce, così come avviene ogni anno, ma anche gli altri reliquiari presenti nella parrocchiale così come le quattro urne che si venerano nell’altar maggiore, opera della scuola del Bernini.
Quest’anno la festa dei Corpi Santi è stata impreziosita dalla presenza del nostro vescovo diocesano, mons. Mario Vaccari. Con lui hanno concelebrato diversi sacerdoti mentre alla S. Messa ha assistito anche mons. Alberto Silvani, vescovo emerito di Volterra e nativo proprio di Virgoletta. L’occasione della visita del vescovo Mario ha permesso a diversi ragazzi della parrocchia di riceve il Sacramento della Confermazione.
A loro e anche a tutti i fedeli presenti, il vescovo Mario ha ricordato come il dono dello Spirito Santo sia per tutti i battezzati. I “40 giorni”, che ricordava la prima lettura della solennità dell’Ascensione del Signore, sono per ogni credente il percorso di iniziazione alla vita cristiana. In esso ognuno ha avuto “maestri” che, grazie alla presenza dello Spirito che Gesù dona a chi crede in Lui, ci hanno avvicinato al regno di Dio.

Il vescovo Mario con i giovani che hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione

Il nostro poter partecipare alla mensa del Signore ci riporta a fare l’esperienza dei discepoli che ebbero la gioia di assaporare la presenza del Maestro e di lasciare entrare il “sigillo indelebile” dello Spirito Santo nei loro cuori.
Ognuno di noi, attraverso i sacramenti, può dunque riscoprire come il nostro cuore non sia soltanto “sede” dei sentimenti ma anche centro dell’intimità di una persona. In questo modo il Vescovo Mario ha ricordato ai cresimandi come, nelle loro vite, saranno chiamati a fare “scelte” più o meno importanti.
In ognuna di esse sarà lo Spirito a dare la forza di “perseverare e attendere” cioè permetterà di ricevere “doni, carismi e grazia”. Lo stesso Spirito fa sentire la presenza di Gesù nelle nostre “cadute” e fa scoprire la vocazione alla quale siamo chiamati.
Diventare testimoni di Gesù, sull’esempio dei Santi Martiri, ci “abilita” ad essere “quello che siamo” senza vergogna e con la lealtà e la trasparenza di chi sa aiutare quanti sono nel bisogno.
Quindi le parole di mons. Vaccari hanno voluto parafrasare il Vangelo del giorno. Scacciare i “demoni” che sono emblema del male perché allontano l’uomo da Dio, parlare “lingue nuove” per assimilare la parola di Dio e avere un linguaggio capace di fare “breccia” nel cuore delle persone, prendere in mano i “serpenti” cioè poter riconoscere le menzogne che, soprattutto nell’era social, significa discernere quali informazioni siano necessarie.
Non ci spaventerà più “bere veleni” perché lo Spirito ci guiderà e ci proteggerà nella nostra vita. Al termine dell’Eucaristia la processione con le reliquie dei “Corpi Santi”, nelle vie del borgo di Virgoletta, ha preceduto la Benedizione solenne impartita dal nostro Vescovo con la reliquia del legno della Croce.

Fabio Venturini