Il diario in un manoscritto alla Yale University
La notizia del ritrovamento di “un prezioso codice medievale perduto da secoli” contenente importanti notizie relative alla Lunigiana del Trecento ha destato grande interesse. Descriverebbe, infatti, vite di santi (tra le quali una inedita di San Terenzio) e “svela” il racconto del viaggio a Roma e in Terrasanta di un “cimatore” pontremolese.
A divulgare l’informazione, ripresa da numerosi profili social, è stata l’Università di Pisa: “non se ne avevano più notizie da quasi tre secoli – si legge sul sito internet dell’ateneo – ma adesso, grazie al lavoro di un gruppo di studiosi dell’Università di Pisa, la reale identità di quello che oggi è conosciuto come manoscritto ‘Beinecke ms. 1153’ è stata finalmente svelata”.
Il manoscritto apparteneva al patrimonio dell’antica diocesi di Luni ma, a quanto pare, a partire dalla seconda metà del Settecento, era passato più volte di mano fino ad arrivare in Connecticut, nella biblioteca dell’Università Yale, tra le più antiche degli Stati Uniti, fondata nel 1701.
“Rinvenuto da un appassionato e digitalizzato – spiegano ancora da Pisa – il manoscritto è così arrivato all’Ateneo pisano dove è stato individuato, riconosciuto e studiato da Paolo Pontari, Enrica Salvatori e Gianni Bergamaschi”.
Secondo la professoressa Salvatori si tratta di “una fonte preziosissima” e, come spiega il prof. Pontari, contiene anche un testo “la cui edizione critica, attualmente in preparazione, ci permetterà di seguire le tracce del cimatore Franceschino da Pontremoli nel suo pellegrinaggio a Roma e in Terrasanta”.
Inutile dire che c’è molta attesa per la diffusione e presentazione del testo di questo, fino ad oggi, sconosciuto artigiano che nel Medioevo era addetto alla cimatura dei tessuti. Intanto però c’è chi precisa che la scoperta non è una novità assoluta; è il filattierese Carlo Ferrari, infatti, a svelare che il documento è noto almeno da dieci anni, fin dal 2014, quando la biblioteca dell’università americana ne aveva dato notizia sul proprio sito internet.
Secondo le informazioni, il manoscritto risalirebbe ad un periodo posteriore al 1383 visto che descrive il viaggio compiuto da Franceschino da Pontremoli, (indicato come un monaco), partito il 17 febbraio 1382 per Roma, raggiunta il 18 marzo. Da qui si imbarcò per Gerusalemme arrivandovi il 23 maggio dopo aver camminato attraverso la Grecia sostando nei luoghi santi lungo il percorso.
La Yale University spiega come il diario contenga l’indicazione dei luoghi visitati e, soprattutto, la lista delle spese sostenute, sottolineando l’ansia provocata al monaco dal pensiero di aver contribuito, con il suo denaro, a sostenere l’economia della società islamica in piena terra sacra ai Cristiani.
p. biss.