A proposito di Marta: “le cose che ho capito di mia figlia”

47a_proposito_di_MartaIl nuovo libro A proposito di Marta di Pierluigi Battista, inviato, editorialista e già vicedirettore del “Corriere della sera”, svela l’affetto e la premura di un padre per rimanere in dialogo con la figlia della generazione dei cosiddetti “millennials”. È un impegno difficile perché la divisione psicologica e culturale è forte tra un padre di 62 anni e la figlia di 25, la giovane donna che è il cuore del libro, ben inserita nel grande e veloce cambiamento che sta portando rivoluzione nel mondo attuale.
Il confronto non ha nulla di retorico o di moralistico, non mette in contrasto ma cerca di coniugare il passato e il presente delle due figure, però la figlia ha il “privilegio” di essere nella stretta contemporaneità del mutamento, non loda né rimpiange un passato che non le appartiene, che le è incomprensibile, mentre il padre è a metà del guado, è uno che “ è stato nel mondo nuovo ma con l’alito del vecchio che ancora soffiava”.
Da buon giornalista nel racconto della storia vera della sua famiglia, dove Silvia la moglie morta c’è sempre, mette a frutto la sua perizia nel captare ogni indizio utile a capire ascoltando le persone, ma soprattutto fa molte domande a Marta per afferrare la diversità, senza rinunciare alle proprie opinioni ed esperienze. Nel confronto diretto si dissolvono molti luoghi comuni sui giovani, non sono sempre degli “sdraiati” (neppure lo sono per Michele Serra), leggono, visitano musei, anche virtuali su internet, amano cinema e musica, hanno capacità critica e venerano come sacra la natura, assegnano un ruolo centrale alla qualità del cibo e alla cura del corpo, si interrogano sull’importanza della dimensione religiosa.
Così è Marta nelle sue scelte di vita, non sono quelle di tutti quanti i giovani, (mai nella storia c’è stata uniformità all’interno delle generazioni), ma moltissimi giovani di adesso sono positivi e tanto più meritano stima da parte dei “matusa” perché politiche e mentalità egoistiche li tengono fuori dalle istituzioni dove si decide il loro futuro. La ricerca del dialogo è sorretta dall’amore vicendevole tra padre e figlia, questo rapporto è un vero “prendersi cura” ed emergono insospettabili affinità elettive di emozioni e interessi, sono il frutto di una linea educativa di sostanza che non rincorre l’effimero delle mode, ma dà peso a quel che conta.
Pierluigi Battista in A proposito di Marta raccontando le cose vissute della sua famiglia fa nello stesso tempo un’utile e ben meditata analisi della società in cui viviamo, lo fa dichiarando anche quello che non apprezza, esprime il timore che valori essenziali di ieri possano andare persi o smarrirsi nell’indifferenza, ma senza fare prediche e senza gli “insani” e generici pregiudizi di coloro che tirano sempre in ballo “ai miei tempi”. Lo aiuta anche un’intelligente ironia, come nella battuta conclusiva: vorrebbe che uno del branco dei suoi coetanei, che ricorda con aria trasognata le automobili usate in gioventù, gli chiedesse cos’era la “doppia debraiata” della 500!!

Maria Luisa Simoncelli