Il card. Parolin: “Sento il vostro cuore che palpita di dolore, ma anche di speranza”

A Massa l’abbraccio del Segretario di Stato del Vaticano nella festa di san Francesco

Parolin_Massa“Ringrazio il Signore per aver potuto venire di persona a stare vicino al vostro Pastore Giovanni e a tutti voi e a sentire il cuore di questa Chiesa, un cuore che palpita di dolore ma, ancora e di più, di amore e di speranza”. È l’abbraccio rivolto alla diocesi apuana dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, nella festa di san Francesco, lo scorso 4 ottobre nella basilica cattedrale di Massa. Con semplicità e autenticità ha voluto portare anzitutto il sostegno di Papa Francesco e l’accompagnamento della Santa Sede, in questo momento particolare che la nostra comunità ecclesiale sta attraversando.
Con la sua presenza discreta ma intensa, il segretario di Stato ha voluto esprimere tutta l’attenzione e la premura di un padre nella festa del patrono della diocesi.
Già dal pomeriggio Parolin aveva incontrato il clero, i religiosi e le religiose, nella cappella delle Suore Figlie di Maria Missionarie, dove ha voluto condividere in semplicità alcuni aspetti del suo incarico e della missione impegnativa alla quale è stato chiamato dal Santo Padre. “Come sacerdoti – ha detto – dobbiamo recuperare la capacità di attrazione nei confronti della gente, perché siamo portatori di un messaggio non nostro, ma che discende dal Signore e dal suo amore”. Parolin ha invitato inoltre ad assumere uno stile di vita imperniato sul primato dello spirito, incoraggiando ad andare avanti nella missione sacerdotale affidata a ciascuno.
Nella basilica cattedrale, il cardinale ha concelebrato la solenne Eucaristia, assieme al vescovo Giovanni, al vescovo emerito Eugenio, ai vescovi di Livorno, mons. Simone Giusti, di Lucca, mons. Italo Castellani, di Montepulciano-Chiusi-Pienza, mons. Stefano Manetti e a molti sacerdoti, presenti le autorità civili e militari e numerosissimi fedeli.
“In Francesco d’Assisi – ha detto nel corso dell’omelia – il Vangelo sine glossa diventa vita quotidiana, diviene un manuale che riorienta e trasforma i pensieri, i ritmi, le scelte di ogni attimo dell’intera esistenza”. Poi, riferendosi al periodo di difficoltà che sta vivendo la Chiesa apuana, ha esortato a fare ciascuno la propria parte, “quella ispirata e guidata dalla verità, dalla giustizia, dalla chiarezza, dalla fiducia nelle istituzioni, dal coraggio, dalla carità, dal pentimento, dalla misericordia, dal perdono, dall’amore”. “Ogni riforma nella Chiesa – ha affermato inoltre il cardinale –  potrà essere efficace e produrre stabili frutti se sarà il risultato dell’amore verso Dio, verso il prossimo e verso la Chiesa, così grande da rivelarsi nell’obbedienza umile, nella testimonianza discreta e delicata, nella carità operosa ma non agitata, nella docilità allo Spirito Santo, nella capacità di essere lievito di pace ed unione e non di divisione e inquietudine”.
Al termine della celebrazione, è stato consegnato ufficialmente alla diocesi e distribuito ai presenti il Piano Pastorale per l’anno 2017-2018, imperniato sul tema “La casa fondata sulla roccia: una Chiesa che guarda alla famiglia”. “Francesco va,’ ripara la mia Chiesa che, come vedi, è tutta in rovina”: questo è l’ordine ricevuto dal Santo di Assisi, raccolto in preghiera davanti al Crocifisso di san Damiano. Su questa scia, adesso, spetta a ciascuno contribuire a riparare il tempio, fortificare il santuario, rinnovare la Chiesa. (df)