
Le prime brume d’ottobre sono arrivate; la settimana in esame, con il congedo di settembre e l’avvio del nuovo mese, si segnala per il progressivo aumento della nuvolosità da mercoledì 27 (unico giorno mediamente sereno del periodo) a domenica 1° ottobre – trascorsa interamente sotto cielo grigio e basso e con fitta pioviggine all’ora di pranzo – e, dopo la pausa parzialmente soleggiata di lunedì 2, per la copertura totale anche di martedì 3. Non si sono avute atmosfere limpide: il tempo soleggiato, infatti, si è sempre unito ad una leggera foschia nonostante il prevalere di correnti da Nord nell’ultimo scorcio del mese. Si è notata, inoltre, una piccola ripresa del campo termico, il che non ha però impedito a settembre nel suo complesso di chiudere su livelli inferiori alla norma: unico mese dell’anno in corso, in compagnia di gennaio, ad aver registrato finora temperature più basse dei canoni climatici. L’anomalia negativa di settembre, anzi, si è rivelata più marcata di quella di gennaio avendo chiuso 1°C netto sotto la ‘norma’ cui si fa riferimento attualmente, cioè il trentennio 1981-2010. In dettaglio, a Pontremoli-Verdeno, a fronte di una media storica di 17,5°C, il settembre 2017 è andato in archivio con una media di 16,5°C. A tale deficit hanno partecipato in egual misura le temperature minime e massime e il periodo che più ha inciso nel determinare lo scarto negativo è stata la seconda decade.
A Villafranca-Ghiaione, scarto con segno ‘meno’ dello stesso ordine di grandezza: media di 16,9°C contro 17,8°C, e così anche per la zona di costa, con media di settembre 2017 sui 19-19,5°C contro i normali 20-20,5°C a Carrara e a Massa.
Le precipitazioni, se si dà un occhio alle sole quantità, non si possono definire copiosissime, benché quasi dappertutto di poco superiori (20-30 mm in più in Lunigiana) o prossime alla norma (in area di costa): 162,6 mm a Pontremoli, 177,2 a Villafranca 186,0 mm a Gragnola, 100 tondi ad Avenza e 107,2 mm a Massa (fonte: dati SIR/CFR Toscana per le due città capoluogo). Occorre, tuttavia, tenere conto della loro frequenza, 11-12 giorni, che si è distribuita, fra l’altro, piuttosto bene nel corso del mese. Nuvole non ne sono mancate davvero, e ne danno ragione sia l’indice di copertura (5,5/10 contro 4,6/10 di norma) e lo stato del cielo (6 giorni sereni, 18 misti e 6 coperti) sia le ore di sole, 182 circa, un tantino sotto i canoni settembrini (norma 205), ma distanti da quelle registrate nel settembre più scarso di eliofania, che fu quello del 1994 con appena 148 ore soleggiate a Pontremoli.
Previsioni valide dal 6 al 10 ottobre
Il regime circolatorio di questi primi giorni di ottobre non mostra grossi cambiamenti alle nostre latitudini, mentre si notano movimenti piuttosto decisi fra il Nord Europa ed il vicino Atlantico. Masse di aria fredda stanno per scendere dalle latitudini artiche verso i Paesi del centro Europa e le Alpi e potrebbero estendere marginalmente la loro influenza anche alle nostre regioni. Nella giornata di venerdì 6, inizialmente, spireranno venti di libeccio che addenseranno nubi con possibili isolati brevi rovesci; dal tardo pomeriggio o in serata, i venti gireranno a Nord portando schiarite, salvo passaggio di veloci nuvoloni in moto da Nord a Sud. Temperature in calo.
Nelle giornate di sabato 7 e domenica 8, prevarranno flussi settentrionali mediamente asciutti e moderatamente freddi. Qualche addensamento nuvoloso sarà possibile domenica, ma con scarsa probabilità di precipitazioni.
Le temperature minime diminuiranno fino a valori anche al di sotto dei 5°C in caso di calma notturna di vento e cielo completamente sereno, mentre le massime si attesteranno attorno ai 20°C. Non sembrano esserci importanti cambiamenti neppure agli inizi della settimana con tempo complessivamente stabile e soleggiato e debole/moderata ventilazione di tramontana. Temperature: previste sensibili escursioni notte-dì con minime basse, fra 2 e 5°C, e massime fra 20 e 22°C.
Come al solito, si rimanda per eventuali aggiornamenti al sito: www.meteoapuane.it.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni