Rapporto Oxfam: povertà  ingiusta e ricchezza immeritata
Il momento dell’insediamento di Donald Trump (Foto AFP/SIR)
Il momento dell’insediamento di Donald Trump (Foto AFP/SIR)

La foto dell’insediamento del Presidente Trump ha fatto il giro del mondo. Ma non era quella del Presidente, era quella degli uomini più ricchi del mondo. Si calcola che fosse presente un patrimonio complessivo di oltre 1.200 miliardi di dollari. Tra essi naturalmente spiccavano Bezos fondatore di Amazon con 239,4 miliardi, Zuckerberg, fondatore di Meta con 211,8 miliardi, Musk amministratore delegato di Tesla con 433,9 miliardi. Si sapeva che Trump avrebbe mostrato i muscoli e ha pronunciato subito un discorso programmatico che crea problemi a mezzo mondo.

Ma i muscoli li ha mostrati soprattutto ostentando la ricchezza del suo staff e dei suoi sostenitori, immensa. Più o meno nello stesso periodo si teneva, a Davos in svizzera, l’ormai tradizionale forum economico mondiale Amministratori Delegati, leader di governo, accademici di fama mondiale. Da una parte la forza del potere politico ed economico, dall’altra il difficile tentativo di procedere tentando di sanare disuguaglianze e soprattutto il futuro del pianeta. Lì Trump annuncia il ritiro degli Usa dal trattato di Parigi (sul clima) e dall’Organizzazione Mondiale del Sanità. Nel frattempo viene pubblicato il Rapporto Oxfam 2025.

Il titolo è significativo: “Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata”. I dati che emergono sono inquietanti.

Nel 2024 la ricchezza dei miliardari è aumentata di 2.000 miliardi di dollari ed ha portato il numero dei miliardari da 2.565 nel 2023 a 2.769 nel 2024. Oltre un terzo della ricchezza di questi è di natura ereditaria, in Italia è addirittura del 63%. Molto spesso la ricchezza non è frutto di iniziativa e di capacità come si sta sbandierando da molti. Per questo il Rapporto parla di ricchezza immeritata. L’anno scorso la ricchezza dei dieci uomini più ricchi del mondo è cresciuta di quasi 100 milioni di dollari al giorno!

Nello stesso anno tre miliardi e cinquecento milioni di persone vivono ancora con meno di 6.85 dollari al giorno, l’equivalente di 6,50. Ma ci sono anche parti del mondo particolarmente colpite dalla povertà (la zona subsahariana dove il 60% della popolazione con meno di 2 euro al giorno (povertà ingiusta!).

In Italia non sono le stesse percentuali ma le disuguaglianze sono ugualmente significative con variazioni anche tra Nord e Sud (dove il tasso di povertà assoluta è più del doppio rispetto alle regioni del Nord). Nel 2024, il 10% più ricco delle famiglie deteneva oltre 8 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione. Il 5% più ricco possiede quasi il 20% in più della ricchezza cumulativa del 90% più povero. Resta attuale il problema di 5,7 milioni di persone incapaci di soddisfare i bisogni essenziali. Il rapporto di Oxfam lancia un chiaro segnale d’allarme: la crescente disuguaglianza economica non è solo un problema di giustizia sociale, ma anche una minaccia alla coesione e alla stabilità globale.

Giovanni Barbieri