La rinascita della mela rotella grazie a giovani imprenditrici

Secondo Coldiretti ci sarà un +15% favorito dall’impegno di molte giovani imprenditrici agricole

La mela rotella della Lunigiana
La mela rotella della Lunigiana

Stagione d’oro per mela rotella della Lunigiana. Merito dei contadini custodi che, negli ultimi anni, hanno riscoperto questo prodotto che appartiene alla storia locale e che era diventato appannaggio dei soli hobbisti. Buona le previsioni del raccolto come del resto per tutte le varietà di mele coltivate in provincia: + 15%. Il clima, almeno per le coltivazioni di mele, ha dato una mano. Meno la presenza dei caprioli che hanno banchettato con le gemme fresche col risultato che i rami più in alto sono carichi mentre quelli più in basso sono vuoti.

A dirlo è Coldiretti Massa Carrara che ha messo a disposizione delle imprese agricole la rete dei mercati contadini di Campagna Amica per promuovere e sostenere questo straordinario alimento.

Francesca Ferrari, Presidente della Coldiretti Massa Carrara
Francesca Ferrari, Presidente della Coldiretti Massa Carrara

“I meleti stanno trovando condizioni climatiche ideali nella nostra Lunigiana ed in generale nella nostra provincia dove sono una ventina gli ettari di superficie. Negli ultimi anni sono state impiantate piante di varietà Fuji e Golden Gala a fianco della nostra rotella. Dietro la sua rinascita ci sono molte imprenditrici che rappresentano l’ossatura della nostra agricoltura e che stanno riscoprendo molte varietà antiche altrimenti destinate alla scomparsa. – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Il recupero del pomo rodello è una delle buone notizie che porta questa stagione difficile per molti dei settori chiave della nostra agricoltura come l’olio ed il vino condizionati dalla siccità e dagli eventi estremi ma anche dagli insetti alieni come la cecidomia dell’olivo ed agenti patogeni come la peronospora favoriti dai cambiamenti climatici”.

Annalisa Mori, una delle giovani imprenditrici agricole che ha permesso il rilancio della mela rotella
Annalisa Mori, una delle giovani imprenditrici agricole che ha permesso il rilancio della mela rotella

Perfetta come ingredienti per i dolci come torte e frittele, la mela rotella comincia ad essere utilizzata anche nella ristorazione. Rotonda, un po’ schiacciata alle estremità e un po’ più piccola rispetto alle altre mele, il sapore della mela rotella è dolce e acidulo; matura ha un profumo molto intenso e la polpa è consistente e bianca. Sono una quindicina le aziende agricole che coltivano e producono la mela rotella. Oggi gli ettari dedicati a questa varietà autoctona, una delle 72 meraviglie agroalimentari del comprensorio apuo-lunigianese, sono diventati cinque, tre dei quali grazie al forte legame dei giovani con la loro terra di nascita come Annalisa Mori, 35 anni, che tra Filattiera e Pontremoli, ha deciso di realizzare il più grande e moderno impianto monocultura della provincia (circa 13.000 piante) dotato di reti antigrandine e raccolta in parte meccanizzata. Nel suo meleto si coltivano oltre alla mela rotella anche le varietà Royal Gala e Fuji, “è una buona stagione. Il clima è stato favorevole – spiega la giovane imprenditrice agricola – le mele sono belle e buone. Le piante sono belle cariche: avremo un bel raccolto. Per la mela rotella, e per le altre varietà, è sicuramente una stagione molto positiva”.

La raccolta è già iniziata. “Avevamo paura della siccità. La pioggia è arrivata al momento giusto lavando anche le nostre preoccupazioni. – racconta la Sonia Nardi dell’azienda “Bardine Lunigiana” nel fivizzanese – tante mele, belle, sane. Peccato per i caprioli che si sono mangiati i germogli altrimenti sarebbe stata da record”.