
Un’area riqualificata “che ora rappresenta il biglietto da visita del borgo” sottolinea il sindaco Martelloni

è stata inaugurata a Licciana Nardi, lo scorso 31 marzo, una piazza intitolata a uno dei più grandi statisti e politici italiani del ‘900, Aldo Moro. Presenti all’inaugurazione molte autorità tra cui il presidente della Provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti.

Si trattava di un’area abbandonata che l’amministrazione guidata dal sindaco Renzo Martelloni ha voluto riqualificare “e che ora è diventata – sottolinea il sindaco – il biglietto di benvenuto del caratteristico borgo, sede dei servizi principali e del municipio”. Il Comune, dopo aver acquistato i terreni, ha impiegato risorse proprie e fondi provinciali, regionali e statali per la realizzazione di questa area costituita da numerosi parcheggi di cui uno per portatori di handicap e da un passaggio pedonale che collega al borgo corredato di panchina e fontana per i momenti di ristoro e illuminato da bellissimi led in linea con le norme sull’efficientamento energetico, rispettando così l’ambiente. Inoltre riqualificare anche la Sp21 con un nuovo guard rail di ultima generazione e relativa segnaletica.
“Una grande opera – ha commentato il primo cittadino durante l’inaugurazione – nella quale ci siamo impegnati sin da subito per la sua realizzazione. Si trattava di un’area abbandonata proprio alle porte del nostro bellissimo borgo e abbiamo voluto riqualificarla per restituire il decoro che era dovuto a Licciana. Abbiamo voluto, inoltre, dedicare questa bella piazza ad Aldo Moro. Non possiamo non ricordare il suo impegno nel far comprendere quanto fosse fondamentale il rispetto della libertà dell’uomo, il riconoscimento della sua dignità e la condivisione delle responsabilità. Credeva che ogni violazione della democrazia rappresentasse un’azione contro la libertà e quindi anche contro lo Stato e abbiamo voluto rendergli omaggio così, ricordandolo nel nostro territorio per sempre, anche e soprattutto per l’impegno profuso con i giovani che, lo ricordo, per noi sono davvero importanti, rappresentando il nostro futuro”.

La famiglia di Aldo Moro, nello specifico la figlia Agnese, pur non potendo essere presente per un impedimento, ha inviato una sua testimonianza di partecipazione e ha assicurato una sua visita per l’estate “Sono molto commossa – ha scritto Agnese Moro – che dopo così tanti anni dall’assassinio di mio padre abbiate voluto ricordarlo dedicandogli uno spazio vivo. Uno spazio che, quotidianamente, accoglierà la vita delle persone della vostra cittadina. Potrà così in qualche modo accompagnarvi, così come ha cercato di fare con tutti gli italiani ogni giorno dei suoi trentadue anni di vita politica”.