
Il tempo sembra aver preso gusto a scombinare le previsioni meteorologiche riferite ai passaggi perturbati. Il racconto del suo andamento nella settimana trascorsa parte dalle tranquille e piacevoli condizioni atmosferiche dilatatesi fino a venerdì 23. Il 20 e il 22, grazie al cielo in prevalenza sereno e alla trasparenza dell’orizzonte, sono rimasti più facilmente impressi, specie a chi avrà potuto svolgere ore di relax all’aperto.
Il tempo asciutto e le correnti di tramontana hanno dettato forti escursioni termiche: per cui, alle ore pomeridiane più che miti, si sono contrapposte le ore notturne e del primo mattino assai fresche con temperature minime nettamente inferiori alla norma. All’alba del 22, in particolare, i termometri sono scesi fin sotto i 4-5°C e anche a 2,6°C nelle aperte campagne.
Qualche nuvola in più, invece, ha reso vario il cielo di mercoledì 21 e di venerdì 23: il 23, già con qualche velleità prefrontale. La fase più tipicamente settembrina, dal 17 al 23 del mese corrente, ha riportato le temperature a più miti consigli, visto che fino al 15 aveva dominato un livello termico ancora sopra la norma. Per i giorni dal 24 al 26, come inquadrato pure dalle previsioni del Taccuino, era atteso un marcato peggioramento e la giornata peggiore pareva dovesse essere quella di domenica 25.
Le immagini da satellite, sabato, mostravano la perturbazione avanzare da W-NW, ma fin dal pomeriggio, quando ha iniziato a piovigginare, si è intuito che il fronte si sarebbe comportato in maniera sorprendente. La pioggia vera e propria, sull’alta Toscana, non è infatti mai veramente ‘decollata’, ed è stato uno sfinimento di piovaschi e di pioggerelle a riprese, mentre il grosso dei fenomeni sono andati a sfogarsi sul resto della regione, specie a sud dell’Arno, dal Pisano alla Val di Chiana e dal Chianti e dal Senese giù fino al M. Amiata e alla Maremma.
A seguire, diluvi, allagamenti e piene dei corsi d’acqua si sono portati sul Lazio e quindi su Campania e Sicilia. Nelle uniche ore in cui ci si attendeva una tregua, lunedì mattina, fra le 7,30 e le 8,30, ecco giungere un temporale dal Mar Ligure via alta Val di Vara e Zeri. Passate le 9, il ‘broncio’ si è mano a mano dissolto e ne è uscito un prosieguo di giornata non male fra residua nuvolosità cumuliforme, ventilazione di libeccio e buon soleggiamento.
Quando mancano pochi giorni al termine del mese, quindi, mentre diverse regioni fra il centro e il sud Italia hanno racimolato ingenti quantitativi pluviometrici (localmente troppi e con conseguenze anche devastanti e tragiche note a tutti), al nord e in giro per la Penisola non mancano aree che hanno ricevuto apporti scarsi e mal distribuiti. Non che sia una novità in settembre, ma ormai non resta che attendere fiduciosi quanto le carte di analisi già annunciano per giovedì e venerdì.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni