Pieve di Sorano: festa per cinque cresimandi

Domenica scorsa con il Vescovo Gianni. “Dobbiamo essere in prima fila per il bene dei nostri ragazzi”

Doveva essere festa grande, domenica 16 maggio, solennità dell’Ascensione, nella Pieve di Sorano. E festa è stata: partecipata, vissuta, condivisa con i cinque ragazzi di Filattiera desiderosi di ricevere il Sacramento della Cresima. Alle ore 11 mons. Gianni Ambrosio, amministratore apostolico della nostra Diocesi, coadiuvato dal parroco mons. Antonio Costantino Pietrocola, dal diacono Emilio Pancini, da chierichetti e ministranti, ha fatto il suo ingresso nella millenaria Pieve di Sorano, accolto dai canti del coro parrocchiale sotto la costante, magistrale guida di Pierfrancesco Carnesecca. 
In apertura il saluto ed il ringraziamento del parroco al presule, a cui ha presentato i cresimandi. “Nonostante le difficoltà legate alla pandemia – ha detto mons. Antonio – i giovanissimi si sono preparati con fede e impegno gioioso all’importante evento. Da quando sono a Filattiera ho accompagnato, al Sacramento della Confermazione, 109 adolescenti. La maggior parte continua a frequentare la Chiesa, altri si sono allontanati. Lo dico con enorme sofferenza nella speranza che sappiano ritrovare la strada del Vangelo e l’amore di Gesù”
Mons. Gianni Ambrosio

Nell’incisiva omelia, il vescovo Gianni ha posto l’accento sul valore dell’educazione cristiana dicendo “Papa Francesco ci ricorda, secondo un proverbio africano, che per formare coscienze libere e mature, ci vuole un villaggio. Ciò significa che tutti dobbiamo essere in prima fila per il bene dei nostri ragazzi aiutandoli, in primis, con gli esempi e le corrette scelte di vita. Sono grato al Signore per essere con voi in questa Pieve, le cui pietre rimandano alla fiamma della fede, quella che dovrebbe illuminare il cammino di tutti per mai sentirci soli. Gesù è venuto ad abitare in mezzo a noi ed anche se, ascende al Cielo, non ci lascia orfani. É con noi sempre, specialmente nelle trame più intricate dell’esistenza. La grazia del dono dello Spirito è il respiro che dà pienezza alle vostre azioni sostenendo la speranza che non delude e la certezza che il nostro pellegrinaggio terreno non ha una fine, bensì un fine che si chiama eternità. La Confermazione illumina il vostro presente e il vostro futuro perché siete figli amati dai genitori e dal Signore. Sempre, anche quando vi allontanate da Lui. Prendete esempio dalla Madonna, Donna dell’ascolto, dell’attesa, dell’umiltà, fiduciosa delle promesse dell’Altissimo”

Al termine, foto di gruppo ed un affettuoso applauso per mons. Ambrosio. Presente anche il sindaco Annalisa Folloni. 
Ai neo cresimati Francesco Costa, Nicole Lazzeroni, Samuele Pagani, Lorenzo Pezzoni e Giulia Secci, che hanno scelto una felpa bianca con il simbolo dello Spirito Santo, auguriamo di saper cogliere i segni del Risorto in mezzo a noi, riconoscere la Sua presenza e annunciare ai fratelli la gioia di essere cristiani. Senza vergognarsene. Mai.
(Ivana Fornesi)