
Sul Monte Giogo impianti di trasmissione ormai indispensabili nella nostra vita quotidiana sono ostaggio del meteo e delle condizioni di una strada troppo spesso dimenticata

Mentre la vita delle persone è sempre più legata alle nuove tecnologie basate sulla rete Internet che ne ha modificato paradigmi comunicativi, stili di vita ed ora anche la modalità di “mandare” i figli a scuola, riceviamo – sempre dallo strumento del Social Network – le lamentele di molti cittadini che abitano nella zona dei Comuni di Comano, Licciana Nardi e in altre a macchia di leopardo nella Lunigiana dove si riscontrano disservizi soprattutto dell’operatore TIM, sia sulla telefonia fissa che su quella mobile. Ma anche più in generale nell’ultima settimana dell’anno la rete telefonica e quella elettrica hanno subito diversi disservizi che ne hanno comunque evidenziato la carente manutenzione ordinaria.
Non è raro nel nostro territorio trovare pali telefonici abbattuti, cavi penzolanti, armadi rotti, linee elettriche senza adeguato taglio delle piante a protezione delle stesse. Come anche la viabilità nei nostri Comuni che evidenzia scarsa manutenzione.
Ora sul finire dell’anno e all’inizio di quello nuovo tutta l’Italia ha vissuto un’ondata di maltempo notevole in intensità e in durata che hanno portato a galla, concentrandole quasi a presentare il conto, tutte le carenze sulla manutenzione delle infrastrutture. Le squadre ENEL hanno dovuto eroicamente inseguire centinaia di guasti con conseguente ritardo nei ripristini, trovando situazioni di impraticabilità delle strade e quindi impossibilità di raggiungere il guasto per risolverlo. Ovviamente quando questo accade in siti utilizzati per le comunicazioni ecco allora che tutto il mondo che ruota intorno a queste si ferma.

Nelle scorse settimane sono rimasti senza energia elettrica per giorni gli impianti di Minucciano, quelli sul Monte Molinatico, quelli di Zeri e, appunto, quelli sul Monte Giogo. Quando queste situazioni si sommano a guasti ordinari ecco che si ha il “crollo” di tutto il sistema. A questo poi si sommano gli “armadi” allagati o sepolti dalla neve. Ma vorrei soffermarmi sulla situazione dei Comuni di Licciana e di Comano che dipendono in buona parte dal sito trasmissivo di Monte Giogo.
Da esso sono infatti erogati i servizi di telefonia mobile di TIM, i servizi a banda larga di Wifi Communication, i servizi di comunicazione di Elisoccorso, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Protezione Civile Alfa Victor, Protezione Civile FIR-CB Fivizzano e i servizi di Meteo Apuane. In particolare i servizi della Protezione Civile sono tutti sistemi di trasmissione studiati come alternativa di comunicazione in caso di calamità per collegare i Centri Operativi con tutto il territorio e le sedi di coordinamento di soccorsi e interventi. Il sito del Monte Giogo, la cui storia è descritta in altro articolo in questa pagina, è fondamentale per avere copertura telefonica capillare nei comuni di Comano e Licciana, nonché di tutti i servizi sopra elencati. Parliamo di copertura non solo nei centri abitati, ma di quella che garantisce anche la sicurezza nei territori montani: se hai un incidente, sei solo e non puoi chiamare quella copertura fa la differenza! Il sito di Monte Giogo è dunque strategico per la Lunigiana, tuttavia risente purtroppo della sua storia che lo predispone ai disservizi pur avendo le potenzialità per erogarne in perfetta efficienza.
Vorrei elencare le criticità attuali:
– La linea elettrica che serve il sito è la stessa del 1960 e anche la cabina di trasformazione.
– Il sito è raggiungibile attraverso due percorsi stradali. Il primo utilizza la strada Provinciale SP74 fino al Passo del Lagastrello; da lì si prosegue sulla SP25 fino al bivio per la ex-Base con gli ultimi due km di strada sterrata. Il secondo percorso è sulla SP25 da Comano che viene chiusa quando nevica e anch’essa arriva ai fatidici 2 km finali.

Nel temporale abbattutosi sulla zona nei giorni precedenti il Natale un potentissimo fulmine ha distrutto una buona parte degli impianti in vetta. L’ultimo tratto di strada già in quei giorni non era percorribile a causa di più di mezzo metro di neve: si è provveduto a sgomberarla e ripristinare i servizi Internet dell’operatore presente. Ma nel frattempo è caduto un altro metro di neve e la telefonia era ancora ferma per mancanza di energia elettrica. Questa volta la strada è stata aperta con spalaneve dal Comune di Comano e i servizi di telefonia mobile sono stati ripristinati mentre ENEL provvedeva all’energia con un Generatore provvisorio con carburante bastante per 6 giorni. Si arriva così a fine anno e continua a nevicare: il Giogo e la strada si ritrovano coperti da un metro di neve e le antenne da un metro di ghiaccio. La telefonia mobile si ferma di nuovo.
ENEL per rifornire il generatore fa due tentativi con mezzi spalaneve per poi utilizzare un elicottero. Mentre leggete questo articolo è possibile che il servizio venga garantito ancora dal generatore rifornito con elicottero. In sintesi: i due km di strada scarsi che collegano le antenne con la Provinciale 25 e da lì alla Provinciale 74 sono fondamentali per la manutenzione del sito trasmissivo. Basterebbe fossero tenuti costantemente liberi così come viene mantenuta costantemente aperta la Provinciale 74. In questo modo e con l’adeguamento della linea elettrica tutti i disservizi sarebbero minimizzati o addirittura azzerati e i vari operatori invogliati ad investire e a potenziare il servizio all’utenza.
TIM si è già impegnata a potenziare l’impianto in primavera sia in copertura che in servizi. Questo significa più stabilità e servizi 4G disponibili. Wifi Communication è intenzionata a potenziare la capacità trasmissiva del sito e ad aggiungere i servizi Lorawan. In linea generale in tutti i territori montani della Lunigiana è necessario creare delle condizioni di agibilità dei siti, con l’accesso paritario alle infrastrutture e possibilmente con un occhio di riguardo a chi investe sul territorio. Così i siti svolgerebbero la loro funzione strategica in modo efficiente e stabile.
Stefano Gaffi