Vademecum per viaggiatori consapevoli

Presentato il libro di Adriana Beverini “Lerici: poesia in cammino”

Adriana Beverini
Adriana Beverini

Sabato 29 agosto, nella Villa Magni di San Terenzo (che dall’aprile al luglio 1822 ha ospitato il grande poeta Shelley e sua moglie Mary, autrice del romanzo gotico “Frankenstein”), è stato presentato il libro “Lerici: poesia in cammino. Vademecum per viaggiatori consapevoli” (Carta Canta), curato dalla prof.ssa Adriana Beverini, tra i soci fondatori del Lerici Pea. Il libro, scritto in tempo di lockdown, è preziosissimo. Dona stupore, grazia e sapienza. Adriana Beverini conduce per mano il lettore/viaggiatore dalla prima all’ultima pagina portandolo ad esplorare i meandri della terra lericina.
Il volume (186 pagine) si articola in tre parti. La prima porta a conoscere il nume tutelare del borgo, ovvero il poeta inglese Percy Bysshe Shelley (1792 – 1822). Seguendo le sue tracce negli ultimi due secoli sono giunti nel golfo tanti poeti e scrittori, la maggior parte dei quali anglofoni. è bene dire che l’Associazione Lerici Pea Golfo dei Poeti in data 21 marzo 2020 (Giornata Mondiale della Poesia) ha deciso di istituire una nuova sezione del Premio, chiamata Angloliguria. Proprio nel pomeriggio del 29 agosto è stata effettuata una breve tavola rotonda in omaggio a Shelley, Byron e Lawrence con interventi di Massimo Bacigalupo, Vincenzo Patanè e Giuseppe Conte.
36Adriana_Beverini_libroLa seconda parte descrive la “Walk of poetry” ovvero la “strada”, inaugurata il 29 settembre 2019, dedicata ai grandi poeti che sono giunti a Lerici per ricevere il Premio Lerici Pea Golfo dei Poeti “alla carriera”. I loro nomi sono impressi sui leggii in acciaio lucidati a specchio posizionati nella Passeggiata “Sem Benelli”, ovvero il lungomare che collega San Terenzo e Lerici. Un vero museo all’aperto. Qui la Beverini riporta i suoi ricordi e tratteggia le figure che hanno illuminato recentemente il golfo con la loro presenza, facendo emozionare il lettore e riuscendo contemporaneamente a trasmettere il vero patrimonio letterario di questo affascinante e suggestivo lembo di terra.
La terza e ultima parte è dedicata alla “magia di Lerici”, un omaggio alla perla del Golfo, da parte di alcuni poeti, ospiti del Premio nel corso degli anni. Segnalo alcuni ritratti. Attilio Bertolucci (1911 – 2000) è visto come “un bel vecchio dal viso dolce, con il panama bianco, elegante, accompagnato sempre dall’amata moglie Ninetta…” Su Edoardo Sanguineti (1930-2010): “…mentre parlava catturava l’interlocutore con lo sguardo dei suoi occhi celesti, pieni di intelligenza e di sarcasmo…” Sul poeta irlandese Seamus Heaney (1939-2013): “Quando a Lerici il poeta Paolo Bertolani venne a salutarlo non si sarebbe detto che uno dei due era un Premio Nobel: erano solo due poeti che si incontravano e si riconoscevano”.
Sul poeta cinese François Cheng: “Ci raccontò che quando dovette fuggire dalla Cina, tra le pochissime cose che portò con sé mise anche un libro di Shelley”. Sulla poetessa israeliana Agi Mishol: “ricordò il dolore che aveva provato nell’aver visto un povero asino utilizzato come bomba”. Su Giuseppe Conte: “Vive viaggiando e viaggia per vivere, perché per lui è inconcepibile smettere di conoscere.”
Chiudo volutamente la mia breve carrellata con questo celebre poeta ligure per tornare all’inizio del libro, come in un uroboro. Nell’incipit la Beverini cita questi suoi pregiati versi: “Ma tu, chiunque ti abbia generato / ama la libertà, cerca la gioia / e non dimenticarti mai del mare”. Solo chi ama e conosce profondamente il proprio territorio e le persone che lo attraversano può scrivere un volume così. Chi leggerà questo libro guarderà con occhi nuovi Lerici ed il Golfo dei Poeti.

Marco Angella