“Opportuno rimandare la celebrazione delle processioni religiose”

La nota dell’Ufficio liturgico diocesano sul protocollo reso pubblico dalla Cei

27Pulica_processioneA riguardo della celebrazione delle processioni religiose, lo scorso 11 giugno è stato reso pubblico il protocollo predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana e validato dal Governo. In merito, l’Ufficio Liturgico della nostra diocesi il 19 giugno scorso ha diffuso una nota nella quale fornisce maggiori precisazioni per le parrocchie.
“Conosciamo il valore che le processioni religiose hanno per la pietà del popolo cristiano – dice la nota – e quanto esse siano radicate in molte parrocchie della nostra diocesi, ma contestualmente sappiamo come sia difficile applicare le norme di sicurezza sanitaria in questo momento di pandemia. Mons. Vescovo chiede, pertanto, di soprassedere, per il momento, alla celebrazione delle processioni”.
“Nell’eventualità che un parroco – continua il direttore dell’Ufficio, don Samuele Agnesini – sia certo di poter assicurare l’applicazione di tutte le norme previste dal protocollo, dovrà chiedere autorizzazione alla Prefettura e al Comune, darne comunicazione alle Forze dell’Ordine e, contestualmente, mandare a questo Ufficio la comunicazione che verrà effettuata la processione con allegata la copia delle autorizzazioni ottenute”.

La processione nel borgo di Filattiera
La processione nel borgo di Filattiera

Venendo al dettaglio, queste sono le indicazioni che l’Ufficio suggerisce per chi intende organizzare le processioni, tenendo conto che il parroco, sul quale ricade la responsabilità, sia penale che civile, in qualità di legale rappresentante della parrocchia, dovrà ottenere le autorizzazioni dalle autorità competenti, cioè Prefettura e Comune. Una volta ottenute, le stesse dovranno essere comunicate alle Forze dell’Ordine e all’Ufficio Liturgico Diocesano. Successivamente, nell’imminenza della processione deve essere predisposta la costituzione di un servizio d’ordine che regoli la partecipazione dei fedeli e assicuri l’applicazione delle norme di sicurezza igienica e distanziamento sociale: il rito, infatti, deve svolgersi in tutte le sue fasi senza mai procurare assembramento.

La processione del Corpus Domini a Pontremoli (Foto Studio Massari)
La processione del Corpus Domini a Pontremoli (Foto Studio Massari)

In particolare, i fedeli non possono prendere parte alla processione in caso manifestino sintomi influenzali o abbiano temperatura corporea superiore a 37,5°; restano comunque obbligati all’utilizzo delle mascherine e ad igienizzarsi frequentemente le mani. Durante il percorso della processione, i fedeli debbono mantenere una distanza interpersonale di 1,5 metri e 2 metri i cantori; questo per evitare un possibile contagio derivante dalla dispersione di gocce di saliva.
Per lo stesso motivo, non è consentito il bacio delle reliquie dei Santi, delle statue e degli oggetti religiosi. Inoltre, nell’eventualità che sia superata la soglia di mille fedeli presenti, si dovrà provvedere a far partire la processione in più blocchi con un congruo distanziamento. Alla porta della chiesa sia affisso, ben visibile, un cartello che riporti le indicazioni essenziali da rispettare.
Nelle richieste di autorizzazione alla Prefettura e al Comune devono essere specificati percorso, orari e numero dei partecipanti previsto.
L’Ufficio Liturgico della diocesi di Massa Carrara – Pontremoli rimane a disposizione per informazioni e chiarimenti.