
Andrea Camilleri, nato a Porto Empedocle nel 1925, non ha certo bisogno di presentazioni. Regista, sceneggiatore, scrittore dalla tempra indomita e dalla verve contagiosa, permette alle sue opere di restare indenni alla polvere del tempo. “Padre” della fortunata serie televisiva legata agli episodi del commissario Montalbano, magistralmente interpretato dall’attore Luca Zingaretti, la sua fama ha varcato i confini nazionali. Oltre venti milioni le copie vendute e tanti i riconoscimenti letterari, come il Premio Campiello, nel 2011.
Riproponiamo il romanzo “Donne”, edito da Rizzoli, in prossimità della Giornata internazionale contro la violenza femminile (25 novembre), in quanto , nonostante il lungo cammino percorso dall’altra metà del cielo, il prezzo della disuguaglianza, fra i due sessi, è ancora troppo caro da pagare.
Troppe ferite sulla pelle e dentro l’anima. Soprattutto troppe donne uccise da uomini violenti, incapaci di accettare un rifiuto oppure una separazione. Il romanzo di Camilleri descrive il variegato universo femminile in cui le donne sono protagoniste con le loro doti, le loro virtù, la loro forza, le loro debolezze… Donne che non hanno paura di vivere i loro diritti, compresa la libertà di scegliere ciò che maggiormente le appaga.
Dalla A di Angelica alla Z di Zina, l’autore racconta le donne che hanno incrociato la sua strada di uomo, prima di divenire lo scrittore più amato d’Italia.
Creature misteriose, soavi ed inebrianti come la Sicilia. Femmine determinate, testarde, fragili… che, dice Camilleri, “ho ammirato ed amato con la grazia che si deve alle donne, poiché, senza di loro, non sarei stato io…” Un libro che conferma l’efficacia del suo talento descrittivo con spirito espressionistico denso di colori vivaci e tenui contemporaneamente, di piacevoli contrasti. Un insieme di storie, memorie e profili. Un insieme accostato più che fuso, romanzato per intima convinzione.
Belle pagine che spostano vicende e protagonisti dall’oggi all’ieri, là dove Camilleri conserva quel suo personale patrimonio affettivo, con il desiderio di cogliere le declinazioni più recondite della psicologia femminile, a volte, pallidamente sfuggente. Un’opera piacevole, consigliata a chi rimane affascinato dal potere rigenerante dei libri.
Con la nota dell’autore che recita “Sinceramente non avrei mai pensato di pubblicare un libro così intimo sulla figura della donna, ma altrettanto sinceramente non avrei mai pensato che, nell’Italia del nostro tempo, fossimo stati costretti a varare una legge contro il femminicidio”.