
Nell’anno sociale 2017-2018 sono stati raccolti e distribuiti attraverso le parrocchie 96.000 kg di prodotti
Anche nel corso dell’anno sociale 2017-2018 la Caritas diocesana ha procurato una notevole quantità di generi alimentari che è stata distribuita alle persone bisognose dalle Caritas parrocchiali. Quello che segue è un breve resoconto dell’attività svolta e dell’organizzazione che sta alla base di essa.
Molti infatti non conoscono il funzionamento della “macchina distributiva”: presso la Curia diocesana la signora Caterina Berti coordina tutti gli aspetti di segreteria, cioè soprattutto quelli relativi ai rapporti con i fornitori e ai contatti con le Caritas parrocchiali.
Presso il Mercato Ortofrutticolo “Le Jare” il diacono Omero Parmi gestisce il magazzino all’interno di un box messo a disposizione dal Comune di Massa, stipando i materiali in arrivo e provvedendo alla divisione e distribuzione agli incaricati parrocchiali che qui vengono a ritirare la merce.
Nel territorio della diocesi di Massa Carrara – Pontremoli sono presenti le Caritas parrocchiali che offrono direttamente a chi ha bisogno i generi a disposizione. I generi alimentari distribuiti in questo anno sociale provengono da AGEA (AGenzia per le Erogazioni in Agricoltura – ente governativo che gestisce gli aiuti della Unione Europea), dalla Fondazione Banco Alimentare tramite la Delegazione Regionale Caritas, dalla Caritas Nazionale e dalla Fondazione Marmo onlus di Massa Carrara.
Mentre AGEA e Banco Alimentare forniscono direttamente al magazzino diocesano i prodotti, Caritas nazionale ha offerto un finanziamento di 20.380 euro e la Fondazione Marmo di 10.000 euro. Le Caritas parrocchiali sono una quarantina di cui 27 sono aderenti al Progetto AGEA che prevede una raccolta dati degli utenti per meglio verificare la corretta distribuzione degli alimenti; gli utenti rilevati per AGEA raggiungono quasi le 3.000 unità.
Dalla tabella si vedono i generi alimentari che sono stati distribuiti nell’anno sociale: è possibile rilevare che sono state distribuite quasi 96 tonnellate di cibo, con una media annuale per utente di 32 chilogrammi. È opportuno annotare quanto sia difficile da quantificare quello che le singole Caritas parrocchiali offrono a chi è nel bisogno, sia perché ogni Caritas parrocchiale usa strumenti diversi di raccolta dei generi alimentari (raccolta di cibo durante le Celebrazioni Eucaristiche e le feste; rapporto diretto con il Banco Alimentare; forniture da supermercati e singoli commercianti; raccolte in denaro periodiche o nella forma di decima da parte di gruppi di parrocchiani) sia perché una parte non aderiscono al Progetto AGEA e non sono quantificati gli utenti.
Quest’anno ha visto il nascere di un nuovo contributo della Fondazione Marmo onlus (si noti la targa marmorea nella foto del magazzino delle Jare) che ha voluto sostenere la catena di distribuzione Caritas, riconoscendola come una modalità organizzata di sostegno alle famiglie in situazione di bisogno. Il direttore di Caritas, accompagnato da Franco Menconi della Caritas di Fossola, ha avuto modo di incontrare il Coordinatore della Fondazione, Andrea Balestri, per ringraziare dell’offerta ricevuta; nel dialogo Caritas ha espresso la condivisione della filosofia che prevede soprattutto degli investimenti che creino impresa e quindi occupazione, il modo migliore per risollevare un territorio dalle situazioni di povertà.
Per questo motivo il rapporto tra Caritas diocesana e Fondazione Marmo è destinato a proseguire, non tanto nella trasmissione di risorse economiche quanto nella progettazione e sostegno di iniziative promozionali di impresa e lavoro.