Libri. Di carta o elettronici?

14libri_di_carta“Quelli sono i libri veri”. Quelli di carta. è bello poter vedere scorrere le pagine, scoprire quanto manca al termine della storia, sentire il profumo dei fogli, voltare la pagina e immaginare quello che ci aspetta. Poi rimangono oltre gli anni… Leggere su internet è scomodo, fa male agli occhi, non sai mai quanto manca alla fine del libro. Le mamme devono stare vicino al letto dei loro bambini con un libro in mano, non con un gioco elettronico..”.
La lettura, da parte della maestra Marzia Zini, di queste sensazioni-da libro, scritte dalle ragazze dell’Istituto Penale per Minorenni di Pontremoli, ha chiuso il quarto incontro con l’autore alle Scuole Primaria e Secondaria di primo grado di Monzone, dedicato a “Il pianeta Giocoso” di Michela Rossi, con illustrazioni del giovane talentuoso pittore di Carrara Andrea Perugi.
A Carrara abita, ma è nata a Massa, anche la scrittrice, che sta riscuotendo un grande successo di critica e di vendite col suo ultimo romanzo “Il tramonto a Oriente”, tenuto a battesimo al Salone di Torino. Ma anche l’altro suo romanzo “Un bacio al giorno” e il racconto “Il bucato” hanno avuto importanti riconoscimenti e vinto premi letterari.
Con “Il pianeta Giocoso” è alla sua prima esperienza di narrativa per ragazzi, espressione impropria, perché le favole piacciono a tutti e a tutti hanno qualcosa da dire. Questa, in particolare, stuzzica e provoca la fantasia, oltre a porre domande su gravi problemi del nostro tempo. Li hanno colti ed evidenziati gli stessi alunni, che per due ore hanno ascoltato, commentato, fatto domande, imprevedibili e sorprendenti, quanto pertinenti – “Perché la iena ridens non ride?… Il cacciatore è bravo o cattivo?… Come fanno i giocosesi a vivere senza lavorare? Cos’è l’ambiente? E l’anarchia?…..”. D’altra parte il modo di vivere e di essere degli strani abitanti (alti non più di mezzo metro e di tutti i colori, sempre sorridenti e festanti) di quel corpo celeste, fermatosi nelle vicinanze della terra, una forte sorpresa l’aveva provocata nei terrestri. E, poi, gli animali, della stessa specie di quelli del nostro pianeta, ma anch’essi piccolissimi e sempre allegri e pronti al saluto, perché sicuri di non essere cacciati, in quanto quelle persone non mangiano carne e non si vestono delle loro pelli. Ognuno, infatti, trova nella natura ciò di cui ha bisogno. Vi regna perennemente la felicità, non ci sono leggi e tribunali perché non ci sono reati, non si fa uso di denaro perché tutto è a disposizione gratuitamente, non ci sono ricchi e poveri, non esiste la parola guerra, ad un certo momento corre il rischio di essere sconvolto. I terrestri, scoperte le ricchezze del pianeta Giocoso, lo invadono per appropriarsene, oltre che per imporre il loro modo di vivere, con le divisioni sociali, le fabbriche, gli orari di lavorol’inquinamento, le banche, le armi,… I Giocosesi si adegueranno alla legge del più forte o “ il più bel pianeta del sistema solare” riuscirà a sopravvivere? L’interrogativo potrà essere sciolto leggendo il libro, che presto uscirà nelle librerie. Sarà un piacere scorrere le sue pagine, affascinati dalla bella e originale trama della favola, che tanto ha colpito gli alunni di Monzone. Ancora una volta l’incontro con l’autore, inserito nel progetto “Leggere per scrivere”, che gli Insegnanti della Primaria e della Secondaria di 1° grado stanno portando avanti,si è rivelato un valido metodo per avviare gli alunni alla riflessione e alla discussione sui contenuti di un libro e sui problemi attuali, ma ancor di più per far germogliare in loro il desiderio e l’amore per la lettura dei libri, alla quale stimolava, entusiasmandole, anche il professor Loris Jacopo Bononi, quando “guidava” le scolaresche in visita al suo castello di Castiglione del Terziere. Al Professore si devono anche memorabili pagine di elogio del libro di carta. Ci sembra in tema riportare anche una ulteriore riflessione delle “ragazze” di Pontremoli: “Leggere fa bene, ti rilassa, ti fa diventare più intelligente… ti aiuta a scrivere”.

(Andreino Fabiani)