L’appello del vescovo Mario: la guerra è una sconfitta per tutti

Lunedì 24 febbraio, anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, la Giornata di mobilitazione virtuale per il cessate il fuoco in Ucraina

Il Vescovo Fra’ Mario nel videomessaggio

“Questa guerra forse si poteva evitare attraverso opportuni aggiustamenti diplomatici e percorsi, magari lunghi, ma che avrebbero evitato di arrivare a questo scontro che ha portato tanta distruzione nelle città e tanti morti, da una parte e dell’altra; come sempre a rimetterci sono state le vittime innocenti”.
È uno dei passaggi del videomessaggio che il vescovo Mario ha rilasciato nell’ambito della maratona video organizzata dalla Rete Italiana per la Pace e il Disarmo, in occasione della giornata di mobilitazione virtuale per il cessate il fuoco in Ucraina e per ribadire il ripudio della guerra.
L’iniziativa è avvenuta lunedì 24 febbraio, data simbolica dei tre anni dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. “Tre anni dell’invasione della Russia in Ucraina – si legge in una nota di presentazione dell’iniziativa – Tre anni di guerra. Tre anni di escalation militare. Tre anni in cui l’Europa è piombata in una economia di guerra. Tre anni di morti, distruzioni, milioni di sfollati. Tre anni di guerra alla natura e alle risorse del pianeta. Tre anni di oblio della ragione e della politica, in balia della violenza delle armi, dell’arroganza e della prepotenza. Tre anni di censura dell’informazione”.
Nell’intento degli organizzatori, la maratona virtuale e nelle piazze ha lo scopo di mobilitare e sensibilizzare sul fatto che la logica della guerra porta solo morte e distruzione, mentre è necessario ribadire che esiste una alternativa a tutto questo che è una politica di pace. Attivisti, associazioni, enti pubblici, sindaci e tanti altri si sono alternati per ribadire il no alla guerra, affrontando concretamente alcuni temi: le motivazioni del conflitto, i costi umani e ambientali, la corsa al riarmo degli Stati nazionali, il ruolo dell’Onu nell’epoca Trump, le conseguenze di una economia di guerra.
Mons. Vaccari ha fatto riferimento al concetto di guerra giusta all’interno del Magistero sociale della Chiesa e di come sia cambiato negli ultimi decenni: “non c’è una guerra giusta, perché se anche se si risponde con le armi ad una indebita invasione, la risposta è sempre sproporzionata rispetto all’attacco considerando gli armamenti in gioco oggi. Soprattutto Papa Francesco ha ribadito più volte che la guerra è una follia, che è un tunnel dentro il quale tutti ci rimettono”.
Fra Mario ha poi evidenziato come sia distruttiva la politica perseguita dagli Stati europei di procedere ad un riarmo, destinando sempre maggiori quote delle risorse economiche nazionali, alla spesa per armamenti e nell’industria bellica.
“La Bibbia – ha sottolineato poi il vescovo – ci insegna la via del contenere la pulsione di morte che tende ad eliminare colui che mi fa problema, colui che è diverso da me e questa violenza si espande, fino ad arrivare ad un popolo contro un altro popolo. Il Signore invece vuole la diversità e la riconciliazione delle differenze”.
Alla maratona ha dato il proprio contributo anche il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente dei vescovi italiani, che per conto della Santa Sede aveva partecipato a due missioni diplomatiche a Mosca. Il presidente della CEI ha sottolineato come sia inaccettabile il tempo trascorso dei tre anni dall’inizio del conflitto in Ucraina, proprio a motivo delle sofferenze e dei lutti subiti dalle popolazioni, per cui l’appello alla pace si fa sempre più pressante e non più rimandabile.
Sul web la maratona è stata trasmessa in diretta sul canale YouTube di Rete Pace Disarmo, sulle pagine Facebook di Fondazione PerugiAssisi e Sbilanciamoci, e in diretta streaming sulle piattaforme digitali delle organizzazioni promotrici.
Il videomessaggio integrale del vescovo è disponibile sul canale YouTube della diocesi.