Luglio 2024: quasi senza pioggia e tra i più caldi

Avremmo preferito scommettere che luglio non sarebbe riuscito nella rimonta di cui è stato protagonista. Il mese da poco conclusosi ha guadagnato posizioni su posizioni rispetto al suo avvio: dal livello termico moderato dei primi giorni, infatti, il caldo non si è poi fatto desiderare e ha imperversato quasi senza più tregua, tranne, ogni tanto, una nottata più fresca o un lieve sollievo dato da nuvolosità diurna, ventilazione e qualche piovasco.
Anche le annunciate ‘bizze’ da instabilità di questi primi giorni d’agosto si sono risolte in poco o niente. L’asticella della temperatura media si è tenuta di un paio di gradi sopra la norma trentennale e non poteva che risultarne una media giornaliera eccessiva anche senza punte rilevanti.
In aggiunta, il bel caldo asciutto di altre stagioni estive non sta caratterizzando questa del 2024, finora distintasi per una certa frequenza di caldo umido, quindi afoso. Eseguiti tutti i conti, il mese centrale dell’estate si è piazzato nella parte alta della classifica sia per il caldo che per la scarsità di pioggia.
Colpisce che sia riuscito ad occupare il quinto posto nella serie dei mesi di luglio più ardenti dal 1929 (inizio dei rilevamenti a Pontremoli) così come emerge dai dati riportati di seguito: 1° lug 2015 con 24,9°C; 2° lug 2006 con 24,8°C; 3° lug 2022 con 24,7°C; 4° lug 1983 con 24,0°C; 5° lug 2024 con 23,7°C. Dietro si trovano il luglio 1950 con 23,6°C e quelli del 1952 e 1982 con 23,5°C. Si nota un distacco di 0,7°C tra il podio e la quarta piazza, mentre tanti altri mesi di luglio torridi, concentrati nella fascia di temperatura media fra 23,4°C e 23,0°C, sono ormai arretrati anche sotto la decima-dodicesima posizione.
Lo scarto da norma 1991-2020 (21,7°C), due gradi netti, lo si è dovuto più al surplus delle temperature massime (+2,4) che non alle minime (+1,6). Risalendo il territorio nazionale da SE a NW, l’anomalia risulta più marcata al sud e a est (versante adriatico) , mentre si attenua un poco all’estremo NW, come dimostrano le posizioni della temperatura media mensile dalla seconda (Centro-Sud e Romagna), alla terza (Modena), quarta (Parma), quinta (Piacenza e Pontremoli) e sesta (Torino).
Il tam-tam dei dati fra responsabili di osservatori storici funziona ancora e, in tempo quasi reale, si riesce a confrontare l’andamento fra città e località diverse.
Capitolo pioggia: se nel campo termico ha voluto fare la voce grossa il caldo, in campo pluviometrico è giunta la pausa tanto desiderata nei piovosi mesi precedenti. Ora, però, rovesci e temporali, purché non violenti e grandinigeni, sarebbero utili per il ricambio d’aria, per il vigore della vegetazione e per svariati motivi.
Niente da fare, ora si è impuntato un altro ‘filone’ e prima di ritrovare il verso giusto sarà Ferragosto. La pioggia di luglio è stata talmente occasionale da non richiedere l’uso di macchine calcolatrici per tirare le somme.
In pochi episodi, si sono messi insieme 12,2 mm a Pontremoli (17esimo luglio più scarso di pioggia dal 1878) e 14,0 a Villafranca; tutti concentrati in uno solo giorno (il 3) i 3,4 mm misurati a Gragnola; a Massa, il pluviometro ha raccolto giusto 0,6 mm il 25. Qualcosa di più, fino a 40-50 mm, lo si è visto soltanto in qualche stazione appenninica.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni