Museo Stele: un 2023 da record con oltre 21 mila visitatori

Per la precisione si trattano di 21.109, numero mai raggiunto in precedenza. Soddisfatto il sindaco Ferri e il direttore Ghiretti che sottolinea come bisogna “mantenere sempre la luce sul Museo”

Uno suggestivo scorcio del Museo delle Statue Stele
Uno suggestivo scorcio del Museo delle Statue Stele

Sembra quasi appoggiato sulla montagna, come se fosse un gigante silenzioso, lì da sempre pronto a vegliare sopra Pontremoli. Stiamo parlando del Castello del Piagnaro che senza ombra di dubbio è, assieme al Campanone, il simbolo visivo più riconoscibile della città. Ma lo è, non solo per la sua felice collocazione ma anche per quello che vi si trova al suo interno, con lo straordinario “popolo di pietra” conservato nel Museo della Statue Stele. Un museo che, dal 2015, è stato completamente rinnovato è che sta ora vivendo una fase assolutamente positiva. Come dimostra il numero record di presenze con cui si è chiuso il 2023, superando ampiamente quota 20 mila visitatori, raggiungendo il traguardo dei 21.109 biglietti staccati.

Il Castello del Piagnaro
Il Castello del Piagnaro che domina la parte più antica del borgo medievale di Pontremoli

Ovviamente per capire quanto è stato alto livello l’afflusso del 2023 c’è bisogno di confrontarlo con quanto fatto dodici mesi quando erano stati 18.940 i visitatori nel 2022, quando già si era toccato il record dopo gli anni di chiusura e limitazioni dovuti al Covid. Numeri di ottimo livello quindi per il 2023 (che ha chiuso con i ben 1.006 di biglietti staccati nel mese di dicembre) che rendono palese la soddisfazione di Angelo Ghiretti, direttore del Museo, che evidenzia come, oltre alla positività dei numeri, ci sia da segnalare anche l’alto tasso di gradimento da parte dei visitatori: “I turisti concludono la loro visita soddisfatti. Anche perché il Museo ha delle specificità che permettono di essere attrattivo sia per lo specialista che per la persona comune”.

Angelo Ghiretti con la stele “Sorano IV”
Angelo Ghiretti con la stele “Sorano IV”

Ma, come più volte ha segnalato il direttore, un museo è una creatura viva e deve modificarsi ed essere sempre pronta a migliorare “sono convinto che l’ottimo risultato del 2023 sia legato anche alla capacità di affiancare alla realtà espositiva altre attività. Ed in effetti anche quest’anno abbiano realizzato delle mostre temporanee, iniziato attività di ricerca, di scavo”. Tra queste il direttore cita i lavori di analisi sulla “Canossa 2” che si è dimostrato non essere una stele ma una semplice formazione naturale, o ancora dell’aver arricchito la collezione presente al Piagnaro con l’esposizione della stele “Sorano IV” proprio lo scorso dicembre. “Tutte attività che permettono di mantenere viva la luce sul Museo” sottolinea Ghiretti. Ma ovviamente l’impegno non si ferma qua e già ci sono opere in cantiere per l’anno appena cominciato “il prossimo aprile dovrebbe avere inizio uno scavo a Monti di Licciana dove è stata rinvenuta la Venelia V”.

Il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri
Il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri

Dell’ottimo risultato è soddisfatto anche il sindaco Jacopo Ferri “Voglio ringraziare di cuore i grandi protagonisti di questi che, tutti insieme, alimentano questi e molti altri successi conseguiti in questo splendido 2023 per Pontremoli”, sottolinea il primo cittadino, aggiungendo ai tanti visitatori del Museo anche le 70.000 presenze della 17ma edizione di Medievalis, e i circa 5.000 visitatori della mostra “Uffizi diffusi. Francesco Hayez a Pontremoli”. “Mi riferisco – continua Ferri – ai tanti che compongono la squadra che organizza e gestisce il bellissimo Museo delle Statue Stele e con loro a tutte le nostre associazioni che con grande entusiasmo rendono sempre vivacissima ed accattivante l’offerta culturale e turistica di Pontremoli. Una speciale menzione in questa direzione mi sento di esprimerla nei confronti della Compagnia del Piagnaro e della cooperativa Sigeric, i quali, insieme a Lunigiana World, sono il vero motore della nostra promozione”. Certo resta per ora l’amarezza perché l’atteso rilancio di via Garibaldi che doveva giungere da un maggiore transito di persone grazie all’ascensore per ora non c’è stato. è chiaro che il flusso turistico può dare un forte contributo alla rinascita di quest’area della città da tempo in palese stato di abbandono, ma devono essere messe sul piatto azioni che si vadano ad intrecciare con il transito dei visitatori. (r.s.)