Treni: piccole variazioni all’orario, ma restano problemi nei collegamenti

Due prolungamenti di corsa da e verso Borgotaro dimostrano la possibilità di migliorare l’orario ferroviario. Rimangono irrisolte la maggior parte delle criticità segnalate a dicembre. In particolare i collegamenti con la Toscana

La stazione di Pontremoli (foto Walter Massari)
La stazione di Pontremoli (foto Walter Massari)

è evidentemente – e fortunatamente – un orario in evoluzione quello entrato in vigore sulla linea ferroviaria Parma-Spezia lo scorso dicembre. Alle polemiche montate nelle settimane successive all’entrata in vigore del nuovo quadro dei trasporti arrivano le prime parziali risposte, soprattutto per quanto riguarda l’utenza studentesca. Da lunedì 29 gennaio gennaio ci saranno novità riguardanti due treni. Il treno dalla Spezia che termina la propria corsa a Pontremoli alle 13.25 sarà prolungato fino a Borgo Val di Taro, consentendo il rientro a casa ad un orario più coerente con l’uscita da scuola degli studenti valtaresi che attraversano l’Appenino per frequentare le scuole superiori dell’Alta Lunigiana; il medesimo convoglio ripartirà verso Spezia alle 14.19, mentre con la versione iniziale dell’orario partiva da Pontremoli: un’opportunità in più per il rientro verso casa dei lunigianesi che nel parmense lavorano o studiano.

Il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri
Il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri

A darne notizia è stato, la settimana scorsa, il sindaco di Pontremoli Ferri, che sui social, commentando soddisfatto i primi risultati dell’interlocuzione tra Regione Toscana, Trenitalia e TTPER, ha comunicato che si sta valutando un eventuale allungamento delle suddette corse verso Berceto. Le buone notizie, per ora, finiscono qui. Come commenta lo stesso Ferri, resta il nodo del treno in partenza da Berceto alle 7.31, che da più parti si è chiesto di anticipare di 20 minuti per arrivare a Pontremoli intorno intorno alle 7.50, anziché come accade attualmente, alle 8.08, un orario non utile per l’ingresso a scuola degli studenti.

Un treno in sosta alla stazione di Collecchio lungo la linea Parma-La Spezia
Un treno in sosta alla stazione di Collecchio lungo la linea Parma-La Spezia

Ma è sul fronte dei collegamenti con la Toscana che non sembra ancora muoversi nulla. Il nuovo orario, lo avevamo già scritto, rappresenta un importante passo indietro rispetto all’aprile del 2009, quando per la prima volta furono introdotti un certo numero di collegamenti diretti tra la Lunigiana, il suo capoluogo di provincia, Pisa e Firenze. Con l’orario in vigore i collegamenti diretti per Pisa sono quelli dei treni in partenza da Pontremoli alle 6, alle 7,16 (corsa di nuova istituzione), alle 9.53, alle 14.35 e alle 20.25, tempi di percorrenza tra un’ora e 42 minuti e un’ora e 52 minuti e, soprattutto la sicurezza di non dovere cambiare treni, correre il rischio di coincidenze già partite in caso di ritardo o di coincidenze in ritardo. Sicurezze che fino a dicembre erano garantite anche dai treni in partenza alle 12.21, 13.21, 14.21, 15.21, limitandosi alla fascia centrale della giornata. Il nuovo orario prevede in tutti questi casi il cambio a Vezzano Ligure: 13 minuti di percorrenza in più e una sala d’attesa ancora da allestire nello snodo spezzino. Per i pendolari si tratta di un aggravio di quasi 30 minuti ogni giorno, perché lo stesso schema del cambio a Vezzano Ligure, con attese di 13-15 minuti, vale anche per i treni in direzione Lunigiana. Per limitarci alla fascia pomeridiana, quella del rientro, dalle ore 13 è in partenza al minuto 6 un treno da Pisa Centrale per Pontremoli ogni ora fino alle 18.06: solo quest’ultimo è un diretto, assieme ad una corsa in partenza alle 16.35. Le ragioni di questa complicazione sono difficilmente comprensibili per i comuni viaggiatori…

(Davide Tondani)

Intanto alle Cinque Terre tutti contro la Regione per le nuove tariffe ferroviarie

Tutt’altri problemi investono il traffico ferroviario poco lontano dalla Lunigiana. Alle Cinque Terre un coro unanime di proteste ha accolto la notizia della nuova tariffazione dei biglietti ferroviari annunciati dalla Regione Liguria guidata da Giovanni Toti per contrastare l’affollamento turistico che da opportunità è diventato una pesante criticità per le borgate marinare della riviera spezzina. La giunta regionale ha deciso di raddoppiare il costo dei biglietti per i turisti nei mesi di luglio e agosto ma anche in tutti i weekend a partire da metà marzo e in tutti i ponti durante le festività, a fronte di sconti sugli abbonamenti mensili e annuali per i residenti e per i proprietari di seconde case e la gratuità degli abbonamenti per gli studenti liguri under 19. L’obiettivo della Regione è quello di ridurre la morsa del turismo di massa, ma i residenti denunciano che il rincaro colpirà il turismo delle famiglie, i turisti locali e quelli stanziali. Al contrario, per gli abitanti cittadini che si sono mobilitati contro gli aumenti, la scelta della Regione aumenterà le comitive, i pullman e l’uso di auto private, con un impatto negativo sulla vivibilità di un territorio fragile e di ridotta superficie, dove a fronte di circa 4.000 residenti si contano 3,5 milioni di presenze annue, con enormi problemi ecologici e sociali. (d.t.)