Da Zeri a Villafranca finanziati cinque interventi sugli  impianti sportivi

Zeri al primo posto nella graduatoria regionale, Villafranca al quinto. Poi Fosdinovo, Aulla e Licciana Nardi

Zeri e Villafranca, poi Fosdinovo, Aulla e Licciana Nardi: sono i Comuni lunigianesi che hanno ottenuto importanti finanziamenti regionali per i propri impianti sportivi. Per i primi due anche la soddisfazione di essere arrivati al vertice della graduatoria resa pubblica nei giorni scorsi dalla Regione Toscana che aveva messo a disposizione quasi 12 milioni di euro per interventi nei centri sportivi comunali.
Il Comune guidato da Cristian Petacchi si è addirittura aggiudicato il primo posto, mentre quello con primo cittadino Filippo Bellesi può vantare il quinto posto di una graduatoria con concorrenti agguerriti.
I 400mila euro assegnati a Zeri ai quali il Comune ne aggiunge altri 90mila con il proprio bilancio, porteranno a circa 1,1 milioni gli investimenti che il Comune effettuerà nel prossimo biennio: “è vero – sottolinea Petacchi – e alcuni dei lavori previsti sono già appaltati e stanno per iniziare”. L’area è quella del centro sportivo di Coloretta: sistemazione del campo di calcio comprese tribune e recinzioni, nuovi spogliatoi per i giocatori delle squadre e i direttori di gara, una nuova infermeria e una nuova, grande struttura polivalente.
Salvata la squadra di calcio “Valli Zeri” che sarà regolarmente al via del campionato di Terza Categoria, il sindaco sottolinea come il progetto di ristrutturazione e valorizzazione delle strutture sportive locali testimoniano quando si creda “nello sport e in tutti quelli che sono gli aspetti positivi che, praticandolo ad ogni livello, porta con sé, essendo vettore non solo di benefici fisici e psichici, ma anche di forte distrazione e dissuasione  dei nostri giovani da altri contesti a dir poco nocivi e aiuta a socializzare in maniera leale”
“A Zeri – conclude – continuiamo ad investire in infrastrutture sportive per dare a tutti coloro che vivono e frequentano il nostro territorio la possibilità di praticarlo in totale libertà e gratuitamente. A questo proposito mi piace ricordare il campo in erba sintetica polivalente realizzato ormai da 5 anni e frequentatissimo da bambini, ragazzi e adulti in ogni stagione”.
Molto soddisfatto anche il sindaco di Villafranca: 380mila euro il finanziamento che il comune si è aggiudicato e al quale ne aggiungerà altri 20mila di propri. Soldi destinati ai lavori nel campo sportivo “Adelmo Bottero” che dall’autunno ospiterà le partite del campionato di Seconda Categoria nel quale la squadra giallonera è stata promossa. Terzo tra i Comuni della Lunigiana ad aver ottenuto finanziamenti regionali è quello di Fosdinovo che li investirà sul campo sportivo.
Ad Aulla vanno risorse per il centro sportivo di Quercia, mentre Licciana Nardi con poco più di 100mila euro potrà intervenire sugli spogliatoi del campo e sul blocco servizi. Ora inizia la corsa contro il tempo per realizzare i lavori: entro fine novembre le opere dovranno essere iniziate, mentre la conclusione è obbligata entro il 30 novembre 2024.

Per la rocca del Castello, mezzo milione di fondi PNRR al Comune di Tresana

Tre Comuni della nostra provincia sono stati inseriti tra quelli destinatari di finanziamenti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegnati dal Ministero dell’Interno e dell’Economia per la messa in sicurezza del territorio, di infrastrutture e di strutture pubbliche con priorità agli edifici scolastici. Si tratta dei Comuni di Carrara, Pontremoli e Tresana.
Lo ha comunicato proprio il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini, che spiega come al piccolo comune lunigianese andrà un finanziamento di 437.000 euro per la messa in sicurezza della strada e del versante di accesso al castello Malaspina di Tresana, da tempo una importante struttura ricettiva rinata grazie alla Fondazione Difendente Maneschi.
Il Castello sorge su una rocca posta al culmine della stretta piana alluvionale del torrente Osca, affluente del Magra; una rocca che ha pendii ripidi e pareti quasi verticali che hanno reso la fortificazione facilmente difendibile e quasi inaccessibile ma che necessitano di interventi di salvaguardia e messa in sicurezza.