

Timidi segnali positivi emergono dalle Previsioni economiche illustrate a Bruxelles dal commissario Gentiloni. L’incertezza generalizzata rimane per via del quadro internazionale e in relazione all’inflazione, eppure, “quasi un anno dopo l’avvio della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, l’economia dei ventisette paesi Ue è entrata nel 2023 su una base migliore di quanto previsto in autunno”.
La crescita prevista per il 2023 è dunque dello 0,8% nell’Ue27 e dello 0,9% nell’area dell’euro; rispettivamente di 0,5 e 0,6 punti percentuali in più rispetto alle previsioni autunnali. La recessione tecnica si allontana, e anche le proiezioni sull’inflazione migliorano sia per il 2023 che per il 2024. Presentando i dati Gentiloni ha esordito dicendo che “la buona notizia è che l’economia dell’Unione europea è entrata in questo anno con un passo migliore rispetto a quanto atteso e sembra in grado di scampare alla recessione”.
“Dopo la robusta espansione nella prima metà del 2022, lo slancio della crescita si era attenuato nel terzo trimestre scorso. Nonostante shock avversi ed eccezionali, l’economia dell’Ue – si legge in una nota che accompagna le Previsioni – ha evitato la prevista contrazione del quarto trimestre. Il tasso di crescita annuo per il 2022 è ora stimato al 3,5% sia nell’Ue che nella zona euro”. Inoltre, il mercato del lavoro dell’Ue “ha continuato a registrare ottimi risultati, con il tasso di disoccupazione rimasto al minimo storico del 6,1% fino alla fine del 2022”.
“I venti contrari rimangono forti”. Le Previsioni economiche rese note dalla Commissione segnalano – come spesso accade – luci e ombre –. “I consumatori e le imprese continuano a far fronte a costi energetici elevati e l’inflazione è ancora in aumento a gennaio, erodendo ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie. Con il persistere delle pressioni inflazionistiche, la stretta monetaria è destinata a continuare, pesando sull’attività economica ed esercitando un freno agli investimenti”. Il tasso di crescita per il 2024 rimane invariato, rispettivamente all’1,6% e all’1,5% per l’Ue e l’area dell’euro. Secondo le stesse Previsioni economiche, il Pil italiano dovrebbe crescere dello 0,8% nel 2023, per poi salire all’1% nel 2024. L’inflazione si attesterebbe quest’anno al 6,1%, per scendere al 2,6% il prossimo anno.
Gli esperti della Commissione prevedono una ripresa “graduale” dell’economia, tale da evitare “la recessione tecnica per il 2023”. Il commissario Gentiloni ha nuovamente raccomandato all’Italia investimenti e riforme e una cura particolare per l’attuazione del Pnrr. “L’Italia ha avuto una crescita post Covid molto forte – ha osservato il commissario –. Se osserviamo i dati dal 2021 ci rendiamo conto che questa risposta, anche in termini semplicemente numerici, è tra le più positive in Europa”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, ha inoltre dichiarato che la clausola di salvaguardia generale sarà terminata alla fine dell’anno”. E dunque non sarà rinnovata.