L’appuntamento mensile con il bilancio meteo-climatico vede aprile sotto esame, mentre maggio muove i primi passi all’insegna di una blanda instabilità. La settimana trascorsa a cavallo dei due mesi ha visto il tempo assai fresco, grigio ed umido del ponte del 23-25 che si è protratto fino a martedì 26 incidendo, in particolare, sulle temperature massime, ben inferiori alla norma per la pioggia e, a seguire, una insistente pioviggine o pioggerella. Poi tre magnifiche giornate il 27, 28 e 29, tutte caratterizzate da nottate e prime ore del mattino alquanto fresche, ma gradevoli nelle ore diurne, specie pomeridiane.
Nel campo del vento, il regime di brezza ha dominato il 27, la tramontana il 28 e il 29. Il 30, iniziato anch’esso con aria frizzante, ha visto prima il sole e poi un graduale aumento della nuvolosità. Al tramonto si sono potuti ammirare a lungo altocumuli ondulati di più varietà, foggia e dimensioni: uno spettacolo in cielo. Domenica 1° maggio, senza giungere alle condizioni perturbate delle settimana precedente, il tempo si è rivelato grigio e mediocre al mattino (con qualche pioggia tra Villafranca e la valle del Mangiola), votato poi a qualche piovasco o rovescio temporalesco nel pomeriggio, umido e freddino. Idem la serata, base di partenza per un lunedì dall’alba e aurora fredde e ricchissime di rugiada. In giornata, le valli interne si sono però salvate dal ripetersi di pioggette e gocciolate, avvenute qua e là in prossimità della costa. Non è cambiato granché il copione di martedì 3, con il pomeriggio ha riservato cielo minaccioso a seguire le ore mattutine per lo più sgombre da nubi.
Ed ora, la sintesi delle osservazioni di aprile 2022. Tolti alcuni giorni caldi alla metà del mese, c’è stata prevalenza di temperature nella norma o inferiori ad essa. In media, il mese ha chiuso a 11,0°C a Pontremoli (minime 4,6°C e massime 17,4°C), cioè a -0,4°C dai canoni trentennali 1991-2020. Lo scarto negativo generale lo si deve alle minime (-1,1°C il loro deficit) a fronte del lievissimo surplus (+0,3°C) dei valori massimi.
L’attenzione era rivolta alle precipitazioni: aprile si è impegnato, ma non poteva da solo riparare ai mesi precedenti: importante che la situazione si sia sbloccata. I totali non hanno raggiunto i livelli tipici del mese, ma si sono comunque distribuiti in 10-11 giorni, fra prima e terza decade con pausa nella seconda. Sono caduti 106,0 mm a Pontremoli, 102,6 a Villafranca, 97,8 a Gragnola e 90,8 mm a Massa: dunque, un apporto intorno all’80-85% di quello normale in Lunigiana e più vicino alle attese in area di costa. In buon numero i giorni sereni, 10 contro i 5-6 che la modesta media aprilina concede alle contrade lunigianesi interne.
Più fedeli alle consegne i giorni di cielo vario o misto, 12 contro 13-14; di conseguenza, non ha insistito il tipico cielo coperto, frequente in primavera, che ha dominato 8 giorni anziché 11. L’indice medio di nuvolosità, infatti, ha ‘stampato’ un dato finale di 5,3 decimi (norma 5,9). I raggi del sole, pertanto, hanno potuto brillare per quasi 199 ore contro una media venticinquennale di 177. Niente di paragonabile alle oltre 250 ore radiose dei mesi di aprile 2011 e 1997, ma pure assai distanti dalle appena 100 ore scarse del lugubre aprile 2000.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni