Variante di Gragnola, che sia la volta buona?

Annunci di impegni da parte del consigliere regionale Bugliani e del sindaco Giannetti. Servono 5,5, milioni di euro per far partire il secondo lotto di lavori.

Finalmente se ne riparla. La variante di Gragnola, da decenni oggetto dei desideri degli abitanti della Valle del Lucido, è tornata di attualità, alla luce delle dichiarazioni e degli impegni del consigliere regionale Giacomo Bugliani e del sindaco Gianluigi Giannetti. Si andrà verso l’atto conclusivo di un’opera concepita oltre 30 anni fa e realizzata solo in parte con un investimento regionale di quasi trenta milioni di euro e in dieci anni di lavoro? Stanno adoperandosi di concerto in questa direzione Bugliani e Giannetti, che si augurano “che sia sostenuta concretamente dalla Regione Toscana, venendo inserita, nel volgere di due mesi, fra le infrastrutture da finanziare all’interno della programmazione regionale, includendola nella prima variazione utile di bilancio”. I

Il consigliere regionale Pd, Giacomo Bugliani
Il consigliere regionale Pd, Giacomo Bugliani

l consigliere Bugliani sottolinea come “Lo sviluppo della mobilità come strumento per sostenere la ripresa produttiva continua ad essere un elemento cardine dell’azione politica e amministrativa regionale, che interessa, in modo particolare, i territori della nostra provincia – scrive il consigliere – nella Lunigiana è urgente la realizzazione del secondo lotto della variante di Santa Chiara, nel Comune di Fivizzano, un’opera che andrebbe a migliorare notevolmente la viabilità locale e che mi auguro possa essere sostenuta concretamente dalla Regione Toscana, determinandosi così un passaggio decisivo nel compimento della bretella. Ricordo – conclude Bugliani – che attualmente l’accesso alla Valle del Lucido è garantito da una viabilità inadeguata alle esigenze della popolazione. Il passo in avanti che la Regione potrebbe apprestarsi a compiere sulla realizzazione del secondo lotto della variante di Santa Chiara rappresenta una svolta importante per Fivizzano e non solo”. Il progetto, realizzato dallo studio Maffeis Engineering di Vicenza è pronto in forma esecutiva. Per dare corpo a questa iniziativa occorrono 5,5 milioni di euro.

Il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti
Il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti

Altrettanti sono già stati finanziati per completare la variante “lato Cormezzano”, con la costruzione di un ponte che scavalchi la ferrovia. I lavori sono già stati appaltati. Sarebbe stato preferibile, nell’opinione generale, dirottare quella somma sulla bretella di Gragnola, ma le leggi non lo hanno consentito. È questa, infatti, che risolverebbe il superamento dell’imbuto di Gragnola e garantirebbe una viabilità alternativa per situazioni di emergenza nella vallata. Sarebbero, inoltre, evitati due passaggi a livello. Considerazioni che si sentono ripetere da anni. Per questo l’attesa di buone notizie è diffusa in tutta la Valle del Lucido. Ma la Lunigiana orientale ha tra le sue priorità, in termini di viabilità, anche la Fivizzano-Mare, “La strada per la vita”. Giannetti ha annunciato a breve un incontro a Fivizzano fra tutti gli Enti interessati, per arrivare alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa per questa opera considerata strategica “La provincia di Massa Carrara – sottolinea il sindaco – ha inserito nel proprio piano delle opere strategiche la futura strada a scorrimento veloce Reggio-Mare; altrettanto ci aspettiamo dalla provincia di Reggio-Emilia. La programmazione dei prossimi mesi prevede incontri con tutti gli enti per arrivare ad una giornata di interesse istituzionale, qui a Fivizzano, con la partecipazione dei sindaci, dei presidenti delle province e dei presidenti delle due Regioni, per la sottoscrizione unanime di un protocollo d’intesa che ci permetta di avere il primo vero atto ufficiale, dove tutti i portatori di interesse siano consapevolmente partecipi alla realizzazione del progetto Reggio-Mare. Questo protocollo sarà il passo per accedere a finanziamenti ministeriali e/o Europei per passare dall’idea all’iter progettuale vero e proprio”. Alle dichiarazioni, ora, devono seguire i fatti.

Andreino Fabiani