
Da Borgotaro alla Val di Magra passando per Montignoso, i comuni premiano la coalizione di csx
Borgotaro ancora al centrosinistra, Marco Moglia è il nuovo sindaco. Ottiene il 60,8% delle preferenze e succede a Diego Rossi

Borgotaro ha scelto la continuità: è Marco Moglia il nuovo sindaco, eletto a capo della lista di centrosinistra “Borgotaro Unita” che ha vinto le elezioni con il 60,8% (2.271 voti) battendo dunque nettamente lo sfidante Cristiano Delmaestro candidato di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che si è fermato al 39,2% (1.464 voti). Non esaltante neppure qui l’affluenza al voto che comunque ha sfiorato il 55% degli aventi diritto. Moglia, avvocato e personalità molto nota non solo in valle, raccoglie così il testimone di Diego Rossi, sindaco della città emiliana per un decennio che cinque anni fa era stato confermato al secondo mandato con il 48,5% (1.958 voti), e lo fa con una squadra giovane con numerosi volti nuovi che entrano in Consiglio Comunale, promettendo che Borgotaro avrà un ruolo da protagonista nel panorama regionale. Una linea rimarcata dalla presenza in città, nella settimana che ha preceduto il voto, del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Montignoso: netta conferma per Lorenzetti
La lista di centrosinistra mantiene la guida del Comune con il 72% dei voti

Un successo mai messo in discussione. Gianni Lorenzetti con 3.443 voti (pari al 72,23%) si conferma sindaco di Montignoso. Un risultato atteso ma che forse va al di là delle previsioni della vigilia. Si fermano infatti ben lontani i due avversari di Lorenzetti: Manuela Aiazzi per il centrodestra ottiene 707 voti (14,83%) e Francesco Matteucci, con la lista Con te per Montignoso, supera di poco il 10% dei consensi (617 preferenze pari al 12,94%). La vera debacle probabilmente è stata di quest’ultima lista, visto che l’appoggio del Movimento Cinque Stelle, movimenti ambientalisti e liste civiche, faceva ritenere che Matteucci potesse ambire a numeri decisamente migliori. Come dicevamo un successo atteso ma sopra le aspettative della vigilia anche per lo stesso Lorenzetti: “Pensavo di vincere bene, sentivo l’affetto ma non pensavo di superare il 70 per cento. Sono davvero emozionato nel 2016 avevamo vinto con il 49 per cento e sono rimasto con il dubbio di rappresentare davvero il territorio. Sono stati cinque anni dove ho lavorato per tutti e con tutti. Questa risultato che supera il 70 per cento è una conferma che siamo passati dalla fiducia al giudizio, e oggi è una conferma del lavoro fatto”. Il successo per Lorenzetti è stato certificato in tutti e i nove seggi del nove, anche in quelli tradizionalmente più “ostici” al centrosinistra. Il nuovo consiglio comunale sarà composto da undici consigliere della lista “Nuovi traguardi” del confermato sindaco Lorenzetti, tre seggi per la lista di centrodestra della Aiazzi e due seggi per la lista “Con te per Montignoso” di Matteucci.
In Val di Magra il centrosinistra vince ad Ameglia e Santo Stefano
Successo sul filo di lana per Galazzo ad Ameglia, netta conferma della Sisti a Santo Stefano Magra

In provincia di La Spezia la tornata elettorale del 3-4 ottobre consegna al centrosinistra tre comuni, al centrodestra due comuni, a liste civiche locali due comuni, Borghetto Vara e Zignago. Il centrosinistra si è confermato a Riomaggiore e Santo Stefano Magra e ha strappato al centrodestra Ameglia. Il centrodestra è prevalso invece a Brugnato e a Beverino, ma quasi ovunque ha messo in evidenza le sue tensioni, che inevitabilmente proiettano la loro ombra sull’elezione del sindaco di La Spezia prevista nel 2022. Copioni diversi nei due comuni chiamati alle urne più vicini alla Lunigiana, quelli della Val di Magra. Ad Ameglia Umberto Galazzo, già sindaco Pd dal 2004 al 2014, torna ad essere primo cittadino dopo avere battuto “allo sprint” (1.089 a 1.014) il candidato del centrodestra Mauro Ciri. Determinante potrebbe essere stata la lista civica di Mauro Manzi, con i suoi 205 voti, in larga parte sottratti ad una destra che in Liguria da qualche mese contrappone da un lato Forza Italia e Liguria Popolare del sottosegretario alla Salute Andrea Costa e, dall’altro lato, il resto del centrodestra e Cambiamo, l’aggregazione del presidente della Regione Toti e dell’assessore regionale Giampredone, di cui Ameglia, residenza di entrambi, è stata la rampa di lancio verso il governo regionale, 6 anni fa.

Anche a Santo Stefano Magra il centrodestra si è presentato diviso, ma da un punto di vista matematico la cosa non ha influito sull’esito finale della competizione: la sindaca uscente Paola Sisti, a capo di una lista di centrosinistra, si è riconfermata sindaca con il 49% dei voti, staccando di quasi 900 voti e 20 punti Emanuele Cucchi e la sua lista Lega-Fratelli d’Italia-Cambiamo, mentre la lista Liguria Popolare-Forza Italia capeggiata da Alberto Monticelli si è fermata solo al 7%, scavalcata pure dalla Lista civica Ambiente e Salute che elegge in consiglio comunale il suo candidato a sindaco Luciano Mondini. (d.t.)