Usciamo a seminare. Si è svolta ad Avenza la “Tre Giorni” biblica diocesana
Usciamo a seminare: è stato il titolo della “3 giorni biblica”, svoltasi ad Avenza dal 27 al 29 agosto scorsi, nei locali della parrocchia di Maria SS.Mediatrice. Ma “usciamo a seminare” è anche un invito ed una esortazione, emersa con forza da questo appuntamento diocesano, che ha visto numerosi partecipanti concentrare la loro attenzione sulla prima parte del vangelo di Matteo, il testo di riferimento dei “gruppi di ascolto della parola” nel prossimo anno pastorale nella diocesi di Massa Carrara-Pontremoli.
Organizzato dalla Commissione diocesana del progetto “In ascolto della tua parola”, la “3 giorni biblica” ha coinvolto animatori dei Gruppi di Ascolto della Parola, insegnanti di religione e operatori pastorali che si sono “sintonizzati” sulle lunghezze d’onda dell’evangelista Matteo, un ebreo osservante di 2000 anni fa, appartenente alla corrente dei farisei, ma che coglie la novità di Gesù, riconoscendolo come Messia.
Come nelle passate edizioni, la “3 giorni” è stato un mosaico, composto da numerosi tasselli, che grazie ad una visione di insieme tenuta dalla Commissione, è andato raffigurare una immagine compiuta. L’esegesi dei testi, la comprensione della struttura del vangelo, la comparazione con le fonti veterotestamentarie, i momenti di spiritualità, i gruppi di laboratorio e la passione di chi ha svolto il programma sono gli ingredienti di un appuntamento arrivato alla settima edizione, che arricchisce i partecipanti ogni anno, sia dal punto di vista formativo, che da quello spirituale.
L’iniziativa, che si è svolta nel rispetto della normativa sanitaria, si è aperta venerdì 27 agosto con un video messaggio di mons. Gianni Ambrosio, amministratore apostolico della Diocesi. “Chi non conosce le sacre Scritture, non conosce Gesù Cristo”: ha detto il vescovo Gianni riprendendo una citazione di san Girolamo, per indicare come lo studio e l’amore per la Parola di Dio rappresenti un elemento fondamentale della vita cristiana. Nella domenica 29 agosto, terza giornata di lavoro, “piatto forte” è stato l’intervento di p. Giulio Michelini, preside dell’Istituto teologico di Assisi, a cui è stato affidato il tema “Giudizio e tradizione” in Mt 15, 1-20, affrontando il rapporto tra la legge, la tradizione e la purità.
“Rispetto agli altri vangeli – ha sottolineato il biblista – in Matteo si coglie una tensione, che deriva dal fatto che è un appartenente ad una corrente farisaica, che pur rispettando la tradizione, coglie in pieno la novità rappresentata da Gesù”.
Riferendosi poi all’elemento autobiografico contenuto nel capitolo 13, dove Matteo si definisce scriba divenuto discepolo “che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”, p.Michelini ha fatto un parallelismo col nostro tempo: come Matteo si trovava tra l’ebraismo e Gesù, così noi ci troviamo in un’epoca di cambiamenti, in mezzo al guado, tra una riva e l’altra. Dopo un percorso di preghiera personale dove ciascuno è stato invitato a ripercorrere i passi fondamentali del vangelo di Matteo, a conclusione dell’iniziativa è stata celebrata l’Eucarestia, presieduta dal vicario generale della diocesi, don Cesare Benedetti, mentre ha concelebrato don Alessandro Biancalani, referente diocesano del progetto dei GdA. Il vicario generale ha portato il saluto dell’amministratore apostolico, mons. Gianni Ambrosio, sottolineando come risulti prezioso il servizio alla Parola svolto dai Gruppi di Ascolto, mentre ha ringraziato i presenti per l’impegno e il tempo impiegato per la realizzazione della 3 giorni biblica.
Il tesoro rappresentato dalla Parola di Dio contenuta nel vangelo di Matteo è davanti a noi: sta alla saggezza umile dello scriba diventato discepolo poter trarre fuori ciò che sembra una novità oppure ciò che ha il fascino di una cosa antica, ma che in realtà esiste da sempre nel cuore di Dio e ci è stato rivelato in modo definitivo dal Signore Gesù. Sul canale YouTube della diocesi sono disponibili i materiali della “3 giorni biblica” (df)