La festa dell’Assunta, patrona della parrocchia di Vico, unitamente al copatrono San Rocco, tramanda da una generazione all’altra il ricordo di un’antichissima devozione che i vichesi ebbero fin da tempi lontanissimi e che, ancora oggi, si esprime con la partecipazione corale della comunità. In preparazione alla festa, il parroco don Angelo Boattin, che ringraziamo per il prezioso servizio spirituale e la larga disponibilità, ha predisposto un calendario importante con sacri riti, triduo e confessioni.
Il 15 agosto, la S. Messa delle ore 11 è stata solennizzata dai canti del Coro parrocchiale che merita plausi e riconoscenza per la bravura crescente, la passione e l’entusiasmo di partecipare alle prove sotto la regia collaudata dei maestri Remo e Gianluca. “Per capire l’Assunzione di Maria, ha detto don Angelo, dobbiamo guardare alla Pasqua, il grande mistero della nostra salvezza. Maria, che ha generato il Figlio di Dio nella carne, è la creatura più inserita in questo mistero. Redenta, fin dal primo istante della sua vita, la Vergine è la “vera arca dell’alleanza”, “la donna vestita di sole”, primizia della Chiesa e Madre dell’umanità. La Madonna ci aspetta e ci sollecita a camminare verso la patria celeste”.
Alle 18 Canto dei Vespri da parte del diacono Edamo. Ovviamente, per i motivi che sappiamo, nel rispetto delle norme vigenti causa pandemia, non è stata fatta la processione. Il 16 agosto ci siamo riuniti attorno a San Rocco. Egli è stato pellegrino e taumaturgo francese, patrono di numerose città e paesi. È il Santo più invocato dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste. Egli rimane, nel tempo, un grande esempio di fede vissuta e di solidarietà umana e cristiana. Ai nostri patroni abbiamo chiesto di aiutarci a sentire, nel frastuono odierno, la voce del Signore. Di cui tutti abbiamo bisogno per ritrovare le giuste coordinate valoriali. 

A Vico – Monterole la festa di Maria Regina e del suo cantore San Bernardo

Il 20 agosto scorso, nel raccolto oratorio della Santa Croce a Vico-Monterole, all’interno del quale si trovano le belle statue lignee di Maria Regina e di Bernardo di Chiaravalle, don Angelo Boattin ha celebrato la S. Messa delle ore 18, resa più partecipata dai canti appropriati del Coro locale. “Maria è regina, ha detto il parroco, perché Madre di Cristo, il re. É regina che eccelle su tutte le creature in santità, tanto da far dire a Dante “In Lei s’aduna quantunque in creatura è di bontade”. San Bernardo, nato nel 1090, nel castello di Fontaine, presso Digione, in giovane età, decise di farsi monaco. Seguito da altri coetanei, dopo aver attraversato vari luoghi, si fermò in una vallata chiamata Chiaravalle.
Da qui, Bernardo espandeva la sua luce su tutta la cristianità. Enorme la sua devozione per la Vergine, per la quale scrisse il bellissimo inno “Ave Maris Stella” tanto da essere definito il cantore della Madonna. La festa suddetta ci ha offerto gradita occasione, come ha evidenziato pure don Angelo, per ringraziare vivamente tre carissimi amici monterolesi i quali, non badando alle ferie, hanno lavorato sodo per verniciare ringhiere, attorno all’oratorio, e la S. Croce. Siamo orgogliosi della disponibilità e bravura di Eugenio, Pinuccio e Gianni. La ricompensa al “Massimo Fattor…”.
Anche la frazione di Vico–Valle ha onorato le patrone Barbara e Zita. Esempi di coriacea vita cristiana a cui dobbiamo guardare per vivere il nostro Battesimo, nella quotidianità. (i.f.)