Il 55.mo di ordinazione di don Pietro Giglio

Festa interparrocchiale delle comunità di Filetto, Mocrone, Malgrate ed Irola

Il 29 giugno scorso, solennità dei Santi Pietro e Paolo, le comunità di Filetto, Mocrone, Malgrate ed Irola si sono riunite, nella parrocchiale di Filetto, per festeggiare il parroco don Pietro Giglio in occasione del suo 55esimo anno di ordinazione sacerdotale.
Era infatti il 28 giugno del 1966 quando il vescovo mons. Giuseppe Fenocchio, nella cappella del Seminario di Pontremoli, lo ordinava sacerdote. Lasciata la sua verde vallata di Zeri, don Pietro ha prestato, in Diocesi, diversi servizi pastorali ed educativi, quale insegnante di religione. 55 anni nella Vigna del Signore sono un evento religioso che arricchisce di valori spirituali l’interessato e la porzione di gregge affidatagli dal Padrone della messe. Nel suo lungo ministero, don Pietro ha beneficato i fratelli con semplicità, umiltà, disponibilità e letizia evangelica testimoniando l’amore di Cristo, conforto e speranza. Un apostolo sempre intento a rammentare a credenti, e non, il dono della vita e l’importanza della preghiera. È la preghiera che plasma il prete in quanto essa suscita fede rafforzando il rapporto intimo con Dio.
Il sacerdote è l’uomo dei rapporti profondi, colui che introduce nel mistero divino proclamando la Parola eterna. È la “fontana del villaggio” dove ci si abbevera per ottenere il perdono ed affidare al Calice gioie, sofferenze, salite, aspettative… Visibilmente commosso, durante l’omelia, don Pietro ha ricordato le “nozze d’oro” con la Chiesa alla presenza di mons. Alberto Silvani, amico dai tempi del Seminario e l’esortazione a vivere ciò che si celebra. Ha rammentato le 36.283 S. Messe, non quale freddo contabile, ma come ringraziamento di lode per la chiamata al servizio della gente in un mondo che, sovente, naviga a vista con il bisogno di trovare Colui che disseta con acqua zampillante …
Non sono mancate espressioni di gratitudine da parte di parrocchiani e di amici per il suo proficuo apostolato e la larga disponibilità in ogni occasione. La S. Messa, delle ore 18, è stata solennizzata dal bravo Coro di Filetto, sotto la mirabile guida del maestro Pierfrancesco Carnesecca, mentre la voce solista di Chiara ha commosso i presenti con il pezzo “Panis Angelicus”. In apertura, don Pietro è stato accolto con “Tu es Sacerdos”, al termine con un lungo applauso comprendente gli auguri affettuosi per il prosieguo di una missione delicata ed importante. Mai manchino le premure materne di Maria, Mamma speciale dei sacerdoti, né la forza e la saggezza dello Spirito Santo.
“Grazie, don Pietro, lunghi anni fecondi in mezzo a noi che ti vogliamo bene!”

Ivana e i tuoi parrocchiani

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