Finito maggio è tempo di pagelle, anche meteorologiche

Con il passaggio da maggio a giugno, non è mutato solo il mese, ma anche la stagione, come ormai sanno a memoria tutti i lettori più appassionati.
È tempo di bilanci, quindi, sia per il terzo mese primaverile, maggio, sia per l’intero trimestre. Da martedì 1° giugno i dati osservati sono ovviamente tributari del trimestre meteorologico estivo.
Prima di snocciolare cifre e commenti, va dato atto al ‘mese delle rose’ di aver concesso, prima di congedarsi, giusto altri due giorni sereni, il 26 e il 27, mettendone insieme ben 4 in totale (!), oltre ad aver risparmiato ulteriori precipitazioni (poco significative le pioviggini e piovaschi della notte del 25 e del tardo pomeriggio del 29).
La nuova norma trentennale 1991-2020 pone per il mese di maggio, a Pontremoli, una temperatura media di 15,5°C. Il nostro del 2021, invece, ha faticato ad arrivare a 14°C: con una media delle minime di 8,5°C ed una media delle massime di 19,3°C si ottiene una media mensile di 13,9°C, al di sotto dei canoni suddetti di 1,6°C. Uno scarto negativo che mancava da qualche tempo considerando tutti i mesi dell’anno in generale, mentre, limitatamente ai mesi di maggio, quello del 2019 fu ancor più freddo con una media di 12,9°C. Inarrivabili restano quei mesi di maggio che si fermarono su livelli straordinariamente bassi come il 1984 (11,3°C) e il 1991 (11,5°C).
Quanto al trimestre primaverile nel complesso, il periodo 1° marzo – 31 maggio chiude anch’esso con segno negativo (-0,8) sulla norma trentennale più recente a motivo di due mesi in deficit termico (aprile e maggio) dopo il primo, marzo, quasi allineato ai canoni.
Una curiosità viene dall’estremo assoluto della temperatura massima giornaliera: del tutto straordinario e senza esempio in decenni di rilevazioni è il fatto che esso si sia realizzato, anziché in maggio (o, al più, in aprile, come capitato 8 volte negli ultimi 93 anni ), l’ultimo giorno di marzo. Le condizioni favoniche del 30 e 31 marzo, eccezionali e in grado di stabilire nuovi primati, unite alla mediocrità del successivo svolgersi dei mesi di aprile e di maggio, hanno sancito il singolare evento, notato in molte stazioni, a diverse altitudini e in più posture e versanti.
Venendo al capitolo piogge, si è passati davvero da una faccia all’altra: tanto asciutto è stato il decorso di marzo quanto aprile e maggio si sono trascinati fra insistenti pioviggini e piogge deboli/moderate con alcuni episodi di precipitazioni abbondanti in 24 ore, come l’11 aprile e l’11 maggio.
La frequenza dei giorni piovosi con almeno 1 mm è giunta a quota 12-13, un paio in più delle attese maggioline. I totali registrati: 135,8 mm a Pontremoli-Verdeno, 172,8 a Villafranca-Ghiaione, 165,2 a Gragnola e 176,6 a Massa. Quantità che indicano un surplus del 20-30% in alta Lunigiana, ma fino al 40-70% nel resto del territorio provinciale. Alcuni siti montani hanno superato i 350 mm di precipitazione.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni