Uffizi diffusi: Fivizzano e Pontremoli ci provano

Il 9 giugno il direttore Eike Schmidt sarà in Lunigiana per i sopralluoghi a San Giovanni e al Piagnaro

Il museo degli Agostiniani a Fivizzano
Il museo degli Agostiniani a Fivizzano

Mercoledì 9 giugno è una data cerchiata in rosso: il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, arriverà in Lunigiana per un sopralluogo alle strutture indicate dai Comuni che si sono candidati ad ospitare l’iniziativa degli Uffizi diffusi che – nel lungo periodo – potrebbe vedere realizzata una rete di un centinaio di siti scelti tra quelli idonei ad ospitare le opere d’arte che il prestigioso museo fiorentino farà uscire da sale e, soprattutto, dai magazzini. Sono quelle che attualmente non può vedere nessuno perché le “Gallerie” ne ospitano già più di tremila.

Fivizzano si è candidato subito: all’inizio di febbraio, il giorno dopo l’annuncio del progetto “Uffizi diffusi”, è partita la lettera di interesse del Comune a partecipare con la disponibilità degli spazi del Museo di San Giovanni, in pieno centro storico cittadino. Una realtà già pronta, che ospita un percorso espositivo di grande interesse con opere d’arte che arrivano non solo dal capoluogo ma anche da alcune delle tante frazioni di un territorio che può vantare un patrimonio storico-artistico tra i più importanti e significativi del comprensorio. Tele, sculture e oggetti di arte sacra conservati, protetti e visitabili in piena sicurezza, con sistemi di allarme e videosorveglianza, spazi che potranno essere allargati al grande salone ma anche – perché no – a quelli attigui dell’ex convento degli Agostiniani dove già è organizzata la ricca biblioteca comunale con un pregevole fondo antico.
Il Castello del Piagnaro a Pontremoli

Attesa per il sopralluogo del 9 giugno anche a Pontremoli: qui la proposta è più articolata ma anche più complessa da realizzare. Gli spazi non mancano e sono potenzialmente di notevole interesse: il castello del Piagnaro, oltre le sale del Museo delle Statue Stele Lunigianesi, ha molti spazi vuoti che vanno dalla cappella fino alla grande torre settentrionale passando per sale e saloni. In centro c’è poi la “Vetrina della Città” ma anche le stanze del palazzo comunale che si affacciano su Piazza della Repubblica. 

Schmidt, che già aveva fissato una visita in Lunigiana il 5 maggio poi rinviata, valuterà con il suo staff tutte le opzioni che gli saranno proposte annotando le opportunità offerte e le problematiche. Su tutte quanto gli spazi siano adeguati ad ospitare opere d’arte che, pur essendo ora conservate nei depositi di Firenze, hanno necessità di essere esposte nella massima sicurezza sia per la conservazione sia per eventuali vandali o malintenzionati. E questo potrebbe richiedere anche investimenti economici di una certa importanza. (p. biss.)
 

Riaprono i musei anche alla Spezia e a Sarzana

Anche alla Spezia l’allentamento delle norme sanitarie anticontagio ha permesso la riapertura di musei, sale cinematografiche e teatri. Ovviamente senza abbassare la guardia: ingressi contingentati anche attraverso la prenotazione, limitazione del tempo di permanenza nelle sale con obbligo di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro dai visitatori non conviventi, obbligo di indossare la mascherina Ffp2 sono le principali norme da seguire.
Il Centro Arte Moderna e Contemporanea (CAMeC) di Piazza Cesare Battisti ha riaperto mettendo in programma quanto già allestito a febbraio, quando la zona gialla in Liguria permise un temporaneo ritorno alla normalità: in programma “Still, still life”, un focus sulle nature morte nelle collezioni del museo. Esposte, tra le altre, opere di Boetti, Dix, Kounelis, Magritte, Morandi. Sempre al Camec, fino al 7 novembre, sarà esposta l’importante inedito di Jean-Michel Basquiat (New York, 1960 – 1988) “Clay Liston” che rievoca il leggendario incontro di pugliato, del 1964 tra Sonny Liston e Cassius Clay. Per l’occasione, la sala del CAMeC che accoglie il pastello di Basquiat è stata trasformata in un ring lungo le quali si dipana la cronologia dei fatti collegati all’opera e all’incontro. Ma assieme al CAMeC hanno riaperto anche il Museo Amedeo Lia, Palazzina delle Arti, il museo Etnografico e il museo Diocesano di via del Prione.
Anche a Sarzana sono ripresi gli appuntamenti culturali; la mostra “Banksy. An unauthorized exibithion” alla Fortezza Firmafede fino al 6 giugno, già recensita dal nostro settimanale alcune settimane fa, è sicuramente quella di maggiore richiamo. Riapertura, infine, anche per i luoghi della cultura gestiti dalla Direzione regionale Musei Liguria: oltre alla fortezza Firmafede di Sarzana, fanno parte di questo polo statale la Villa romana del Varignano, a Portovenere (martedì – domenica 9-14.30, prima e terza domenica del mese 9-14.30), il Museo archeologico nazionale e la zona archeologica di Luni, la Fortezza di Sarzanello a Sarzana (solo il sabato e la domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19).
Anche per questi siti, per la visita è necessaria la prenotazione sul sito internet http://musei.liguria.beniculturali.it/PRENOTA. (d.t.)