Verso un accordo con la Regione per finanziare sala polifunzionale e messa in sicurezza delle aree a rischio esondazione

Il cinema “Città di Aulla” dopo l’alluvione del 25 ottobre 2011. Il recupero della sala è tra gli interventi programmati
Il cinema “Città di Aulla” dopo l’alluvione del 25 ottobre 2011. Il recupero della sala è tra gli interventi programmati

A quasi un decennio dall’alluvione che travolse Aulla, la cittadina lunigianese fa ancora i conti con le ferite della serata del 25 ottobre 2011. Se in questi nove anni e mezzo la ricostruzione del ponte di Stadano, le nuove scuole, l’argine sul Magra sono solo alcuni degli interventi che hanno permesso ad Aulla di mettersi alle spalle i danni più evidenti e i disagi più gravi, sul lungo dopo-alluvione non è stata scritta la parola fine. Nei giorni in cui l’opposizione di Idee in Comune ha denunciato che il nuovo muro d’argine sulla sponda sinistra del fiume Magra, attraversato da strisce di ruggine e macchie di umidità, ha già perduto il suo originario aspetto a causa, a modo di vedere dei consiglieri di opposizione, della scelta sbagliata dei materiali di arredo, il sindaco Roberto Valettini è andato in trasferta a Firenze assieme all’assessore Giada Moretti, per incontrare il Capo di Gabinetto della Regione Toscana Ledo Gori e, in videoconferenza, alcuni dirigenti regionali. Sul tavolo l’ipotesi di un Accordo di Programma – con le relative risorse economiche – tra il Comune di Aulla e la Regione Toscana per affrontare le emergenze ancora irrisolte: la messa in sicurezza dei quartieri Gobetti e Matteotti e della scuola di Albiano e il recupero del salone polifunzionale. Per i due quartieri, il Gobetti sulla sponda destra dell’Aulella, lungo la statale del Cerreto verso Pallerone, e il Matteotti, lungo il Magra, a sud della città in direzione Sarzana, sono necessari interventi per preservare l’area urbana da un rischio idraulico che ha già mostrato la sua pericolosità in anni recenti.

A rendere indispensabile l’intervento sono soprattutto le scelte urbanistiche dissennate degli anni degli ultimi decenni del secolo scorso, quando l’espansione urbana di Aulla fu progettata, secondo la cultura urbanistica in voga al tempo in Italia, a spese delle aree esondabili. In particolare, per le case del quartiere Matteotti, tutt’ora in abbandono, si prefigura l’abbattimento, una scelta vissuta con rammarico da parte del sindaco e dei tanti aullesi che nel corso dei decenni vi hanno vissuto. Analoga situazione riguarda il plesso scolastico di Albiano Magra, edificato nella località dall’eloquente toponimo di Sottorivazzo, anch’esso bisognoso di essere difeso dai possibili allagamenti della Magra. Con una differenza rispetto ai quartieri Matteotti e Gobetti: l’individuazione per l’edificazione di un’area fluviale, al di sotto della strada provinciale che di fatto correva sull’argine naturale del fiume, non è avvenuta negli anni ’60, ma nel 2007, quando la cultura del rispetto degli spazi fluviali e diverse piene dovevano avere già convinto amministratori e progettisti a compiere scelte diverse. Per il salone Polifunzionale, situato all’interno di quella parte di palazzo comunale travolta dalle onde dell’alluvione del 2011 assieme alla biblioteca (per la quale sta già procedendo il recupero), c’è un progetto di due architetti per il ritorno a nuova vita di quello che fino al pomeriggio del 25 ottobre 2011 era il cinema Città di Aulla e che prima ancora è stato luogo di tanti importanti eventi aullesi e lunigianesi. A recupero ultimato la nuova sala sarà in grado di ospitare 405 persone e, ha commentato il sindaco Valettini, “torneranno a essere protagonisti spettacoli cinematografici e teatrali, ma ci sarà spazio anche per laboratori, convegni tematici e coworking”. L’Accordo di Programma, cioè l’atto formale con il quale la Regione si impegna a reperire i fondi, riguarderebbe risorse complessive per 6 milioni di euro, di cui 800 mila per la sala polifunzionale. “La firma in calce all’accordo – ha dichiarato alla stampa il primo cittadino aullese – dovrebbe essere apposta nel giro di un mese e mezzo e i lavori dovrebbero partire prima dell’estate”. Se i tempi annunciati da Valettini saranno rispettati, nel giro di poco tempo Aulla potrebbe mettersi definitivamente alle spalle l’alluvione e con essa, si spera, anche le folli cementificazioni in alveo figlie di un passato nemmeno troppo lontano. (d.t.)