
Luca Signanini e Jules Ganlaky: i due giovani seminaristi diventano sacerdoti a Massa domenica 13 settembre

Luca e Jules, due storie diverse ma un unico desiderio: servire il Signore ed i fratelli. Uno, originario di Licciana, lunigianese doc, l’altro proveniente dalla Repubblica del Benin. Percorsi di vita differenti, ma cresciuti nell’unica fede cattolica. Vengono in mente le paroledi San Paolo ai Galati: “Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa”. L’appartenenza a Cristo unisce, abbatte le distanze, rende tutti “figli nel Figlio”.
Per sei anni hanno condiviso, nei seminari di Pisa e Massa, insieme ad altri giovani, un cammino comune, fatto di studio, preghiera, silenzi, e carità. Ora, terminata la formazione, con sentimenti di “gioia e serenità nel cuore”, si accingono a ricevere il sacramento dell’Ordine che, da diaconi, li farà diventare sacerdoti. Non senza timore e tremore. “Non mancano le paure e il senso di responsabilità per la grandezza di quanto riceviamo – hanno detto – ma confidiamo che il Signore non ci farà mancare i mezzi per portare avanti l’opera che ci ha affidato, nonostante i limiti e le nostre fragilità”.
Domenica l’ordinazione,
poi i novelli sacerdoti celebreranno le prime messeLa celebrazione di ordinazione, presieduta dal Vescovo Giovanni Santucci, avrà luogo a Massa, domenica 13 settembre, festa della Dedicazione della Chiesa Cattedrale, a partire dalle ore 18,30.
Don Jules Ganlaky celebrerà la prima Messa a Filetto lunedì 14 settembre alle 10,30 e poi nel Duomo di Pontremoli domenica 20 settembre alle 10,30.
Don Luca Signanini celebrerà la prima messa a Licciana Nardi domenica 20 settembre alle 18 e poi ad Avenza sabato 26 settembre alle ore 18.
Diventare preti, per questi giovani, è realizzare nella propria vita, la volontà del Signore, che li ha chiamati a seguirlo nella forma di vita del ministero sacerdotale. Come ha preso corpo in loro la vocazione, come si è intrecciata la loro vita con il “mistero della chiamata”?
Per Luca è stato “un crescendo di emozioni e desideri che poi si sono trasformati in un’attrazione forte per la vita sacerdotale”. La vocazione “è maturata nella semplicità di una vita parrocchiale coltivata fin dai primi anni dell’infanzia e poi vissuta sempre più totalmente durante l’adolescenza”.
Per Jules, la chiamata del Signore è giunta dopo un’esperienza particolare all’università. All’inizio la decisione non è stata accolta con favore in famiglia e tra gli amici, “ma poi – scrive – tutto si è risolto per la gloria di Dio”. Appoggio e sostegno da parte delle persone più care ha invece incontrato Luca quando ha comunicato il progetto di entrare in Seminario.

Ai coetanei o ai compagni di scuola o semplicemente ad un giovane che chiede il perché di questa scelta di vita, cosa ti sentiresti di rispondere? “A loro mi sento di dire – dichiara Jules – di seguire con coraggio il desiderio che arde nel profondo del cuore, facendosi aiutare da qualcuno che abbia l’esperienza giusta” e, aggiunge Luca, “di mettere da parte ogni paura, di non aver timore di scelte definitive, generose e sincere! Gesù chiede a ciascuno di noi una risposta alla sua particolare chiamata, un ‘sì’ alle volte difficile da dire, ma che, una volta pronunciato, produce una gioia indicibile, quella stessa gioia che provo io oggi!”.
La vocazione è dono di Dio e spesso per destarla alla coscienza, il Signore si serve di uomini o donne che con il loro esempio di vita, suscitano curiosità, domande, stupore. Per Jules è stato il suo direttore spirituale, da sempre un modello di riferimento per quel suo essere “un semplice missionario al servizio di Dio e delle anime”.
Decisivo per Luca è stato il suo parroco a Licciana, don Stefano Lagomarsini. Altrettanto importante è stato l’incontro con i formatori del seminario, don Marco Baleani e don Giovanni Poggiali, ma anche i rettori del Seminario pisano: mons. Roberto Filippini, ora vescovo di Pescia, e don Francesco Bachi. L’anno scorso, Jules e Luca sono diventati diaconi ed hanno svolto il loro ministero rispettivamente nel Duomo di Pontremoli ed nella parrocchia di San Pietro ad Avenza. È stato un tempo fecondo e di maturazione umana e spirituale per prepararsi ancora meglio alla missione che li attende. La diocesi tutta li accompagna nella preghiera affinché possano diventare “pastori secondo il cuore di Dio”.
Renato Bruschi