Mario Nobili e la formazione dei paesi delle valli del fivizzanese

La lezione introduttiva alla locale Università del tempo libero. Le comunità del Bardine, del Lucido, dell’Aulella e del Rosaro

Panorama di Fivizzano
Panorama di Fivizzano

Giovedì 7 novembre il prof. Mario Nobili ha tenuto la lezione introduttiva nell’ambito dell’Università del tempo libero, che nell’a.s. 2019/2020 avrà come oggetto la “Storia locale, nelle valli del Bardine, del Lucido, dell’Aulella e del Rosaro: la formazione storica dei nostri paesi”. Ci si aspettava una descrizione dei borghi risalendo alla loro evoluzione nei vari periodi storici dall’antichità al medioevo, alla modernità, ma con fare magistrale il prof. Mario Nobili ha allargato il discorso ad una introduzione teorico storica, che ha dato al primo modulo del corso un respiro universale.
Partendo dall’indice del volume Storia d’Italia vol. 1- I caratteri originali, ha fatto riferimento a Fernando Braudel ne “I tempi del mondo”, al filosofo Ernst Cassirer, al concetto di storia globalizzante di Jacques Le Goff e Pierre Toubert, e alle ricerche personali che concludono con l’affermazione che “i due occhi della storia sono cronologia e geografia”. Quindi per studiare la Lunigiana orientale e i suoi borghi è necessario avere di fronte una carta geografica evidenziandone la sua collocazione in Europa, in Italia, in Toscana e nella Lunigiana storica. Scorrendo la mappatura geografica in modo maieutico si interpreta la storia locale alla luce degli avvenimenti mondiali.
Dalla città Stato medievale all’odierna influenza dell’economia mondiale su quella locale, vi è sempre un rapporto tra diseguali con centri di ricchezza nelle città e povertà nella periferia. Nel mondo del lavoro si è passati dalla schiavitù dell’antichità, al servaggio del medioevo e al salario del capitalismo, tenendo sempre presente che la storia non va letta solo in modo consequenziale, ma anche tenendo presente che nello stesso periodo si possono sovrapporre aspetti storici differenti. Dai tempi di Rodolfo da Casola e di Guiterno da Regnano, a seguire per ben dieci secoli, ogni pezzo di terra viene accatastato con accuratezza, ogni pezzetto di terra è identificato e negli ultimi cinquanta anni sono saltati tutti i canoni di registrazione del catasto, in altre parole si è avuta un’irruzione economica del mondo universale nel nostro mondo periferico portandolo praticamente alla distruzione.
Lo studioso di storia, ha ammonito il prof Nobili, deve ricomporre i tratti della stessa come fossero dei tasselli di un mosaico, disposto a cambiarne la fisionomia e la struttura ad ogni nuova notizia o reperto significativi, riconfigurando lo stesso mosaico su fonti rare per i secoli scorsi e scegliendo le più significative nella marea di informazioni attuali. Vanno individuate le tessere più importanti per ogni periodo fino a fissare un reale contorno storico in continuo aggiornamento legato alla ricerca e allo studio.
In questo contesto e con questo metodo verranno trattati i seguenti argomenti: insediamenti e territorio; l’ordinamento fondiario e il paesaggio agrario; Società e istituzioni nel sistema di Signorie e comunità; con una lezione conclusiva sui “Villaggi deserti”.
Il prof Mario Nobili ha tenuto le proprie lezioni nei giorni 7 e 14 novembre e poi ne terrà una successiva il 16 gennaio alle ore 16.30 presso la biblioteca civica di Fivizzano. Le lezioni degli altri relatori sempre alle ore 21 presso il Museo San Giovanni degli Agostiniani Fivizzano:
– dott. Riccardo Boggi il 21 novembre, serata “In ricordo del prof. Loris Jacopo Bononi”;
– prof Corrado Leoni il 28 novembre “La civiltà contadina in Lunigiana Garfagnana XIX-XX sec. e il 12 dicembre “Opportunità di sviluppo economico nella Lunigiana Orientale”;
– dott.ssa Barbara Sisti il 5 dicembre “Il Parato di Niccolò V”;
– rag. Francesco Jacomelli il 19 dicembre “Storia della Confraternita della Misericordia di Fivizzano”;
– dott. Giacomo Perfigli il 23 gennaio “Statuti delle piccole realtà della Lungiana Orientale”.

(c.l.)