L’ Amaro Partigiano nel nome di Laura

Presentato a Pontremoli il progetto di solidarietà realizzato da operai che si sono ripresi la fabbrica

La presentazione del progetto "Amaro Partigiano" nel Bar La Cortina di Cacciaguerra a Pontremoli
La presentazione del progetto “Amaro Partigiano” nel Bar La Cortina di Cacciaguerra a Pontremoli

C’era una volta la “Maflow”, azienda lombarda di Trezzano sul Naviglio produttrice di componenti per auto che dava lavoro a 320 dipendenti. Nel 2012 è stata chiusa, la produzione “delocalizzata” in Polonia e i dipendenti lasciati a casa. Oggi, dalle ceneri di quell’esperienza e grazie all’impegno di un gruppo di operai è nato l’Amaro Partigiano! Se ne è parlato nel pomeriggio di sabato, 26 ottobre, a Pontremoli per iniziativa della locale sezione dell’ANPI alla presenza dei due soggetti promotori del progetto di trovare occasioni di lavoro per la nuova azienda, la “Ri-Maflow”, la fabbrica recuperata e riconvertita.
Infatti sotto i gazebo del Bar La Cortina di Cacciaguerra (che ha ospitato la manifestazione) si sono alternati Luca Federici (Ri-Maflow) e Alessio Giannanti (Archivi della Resistenza) che hanno illustrato le vicissitudini di una fabbrica in salute chiusa per volontà dei proprietari che hanno scelto di spostare la produzione in un paese dell’Unione Europea dove il lavoro costa meno, con tutte le conseguenze del caso. Anche per resistere contro questo stato di cose e dare nuove prospettive nasce l’Amaro Partigiano, “progetto no profit per sostenere la memoria antifascista e la sua attuazione nel nostro tempo ma anche la resistenza contro la crisi economica, l’impoverimento e la precarizzazione delle vite”.
Da un paio d’anni il “liquore resistente dai boschi della Lunigiana”, scaturito da lunghe prove su diverse ricette, è una realtà che si affianca ad altre produzioni di Ri-Maflow (compresa una grappa antisessista) e che incontra un apprezzamento crescente. E che ora arriva anche a Pontremoli. Il liquore è un omaggio alla lotta di Liberazione, il suo gusto è il risultato di un’accurata selezione di nove ingredienti (erbe, spezie e frutti tra i quali la castagna) che hanno la caratteristica di essere disponibili tutto l’anno e che vengono raccolti ogni volta per produrre piccole quantità così da avere un prodotto sempre fresco, per il quale non vengono utilizzati né coloranti né conservanti e con un gusto che cambia ad ogni raccolta con il cambiare delle caratteristiche degli ingredienti.
Sabato a Pontremoli, al termine del dibattito seguito da un pubblico davvero numeroso ed attento, c’è stata la degustazione dell’amaro e la sorpresa di un cocktail creato da Andrea e Massimiliano e che i proprietari del Bar La Cortina, in accordo con l’ANPI di Pontremoli hanno voluto chiamare “Laura” in omaggio alla comandante partigiana Laura Seghettini alla quale, lo scorso anno, in città era stata anche dedicata una via.

(p. biss.)