
I cieli brumosi di maggio stanno mostrando una tenuta oltre le più tetre previsioni: talora lo si avverte come un flusso, talora come una cappa, altre volte come un ciclonico roteare di nuvole, ma si tratta pur sempre di cielo coperto o, nelle migliori delle ipotesi, molto nuvoloso.
Del tutto anomala la persistenza, per l’intero mese, di correnti del 1° o del 2° quadrante, più raramente del 3° o del 4°; ciò spiega il fatto, come scritto anche la scorsa settimana, che le precipitazioni abbiano subissato regioni e aree dove di solito piove meno e non si siano, al contrario, accanite in quelle plaghe che piovose lo sono normalmente. A fronte di una elevata frequenza di giorni piovosi, quindi, si registra una quantità complessiva contenuta proprio a causa dei molti piccoli apporti.
Dando un’occhiata alle previsioni, la richiesta di ‘tifare’ e di sostenere il ritorno del sole per la fine del mese pare che avrà successo, almeno il 30 e il 31. Da rilevare, però, che il mese chiuderà con indice di nuvolosità e misure eliofanometriche davvero mediocri.
I giochi, ormai, sono fatti: anche supponendo il massimo possibile di soleggiamento sfolgorante e ininterrotto per giovedì e venerdì, il maggio 2019 vedrà il nuovo primato di maggio più nuvoloso e meno soleggiato, peraltro stabilito non più di un anno fa perché pure maggio 2018 non aveva certo brillato riuscendo a battere il già modesto risultato del 2013.
Se il 21 e il 22, nel tardo pomeriggio, qualche comparsa del sole non era mancata, il 23 e il 25 era invece andata meglio al mattino, una volta tanto più sgombri di nubi. Strati nebbiosi, d’altro canto, avevano serrato lo spazio aereo locale fino a mezzodì del giorno 24.
La domenica 26, poi, inesorabilmente, tornava a dominare la più totale chiusura da parte di altostrati e stratocumuli per non… rompere la tradizione delle settimane precedenti. Sotto l’aspetto termico, il livello resta inferiore alla norma, benché la terza decade in corso stia segnando una ripresa rispetto al freddo della seconda e della prima.
A questo punto, infine, visto che nella settimana dal 21 al 27 le precipitazioni sono state quasi quotidiane, ma scarse, c’è da sperare che venga una bella passata d’acqua entro mercoledì 29 e poi… che cerchi di piantarla con questo strazio per un po’!
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni