
Una mozione critica sulla sanità da parte di tre rappresentanti della maggioranza, tra cui il vicesindaco Plicanti, ha fatto salire la tensione

Il comunicato (che riportiamo qui integralmente) con il quale il sindaco di Fivizzano Paolo Grassi replica al documento-mozione reso pubblico a firma del vicesindaco Massimiliano Plicanti e dei consiglieri Dominici e Ferrari, tutti e tre rappresentanti della maggioranza e del PD, evidenzia il grave stato di malessere che regna nell’Amministrazione. La mozione, posta all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale, poneva l’attenzione sul “servizio di emergenza–urgenza, che avrebbe subito un depotenziamento negli ultimi tempi, e sull’utilizzazione del centro Don Gnocchi, non in linea con le funzioni di polo riabilitativo per il quale era stato concepito”. I tre firmatari sollecitavano, quindi, il sindaco ad intervenire nelle sedi opportune affinché i “presidi ospedalieri di Pontrenoli, Fivizzano e il Pet di Aulla possano contare su equipaggi completi di medico ed infermiere e nel Centro Don Gnocchi siano attivati codici di riabilitazione qualificati”. Problematiche importanti per la sanità lunigianese, ma il modo in cui sono state sollevate viene interpretato, non solo dalle minoranze, come una critica presa di distanza e di accusa verso l’operato di Grassi.

Certo è che l’opposizione al sindaco, se dovesse essere portata avanti e mantenuta in questi termini numerici – i tre nominati, il dissidente Moscatelli, i 4 della minoranza Lista Civica e Forza Italia,- creerebbe le condizioni per sfiduciarlo. Pare, però, che non sia questa la strada che intendono percorrere, ma, piuttosto, fare una forte azione dimostrativa, per non apparire appiattiti su scelte del sindaco, non sempre condivise, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Sui problemi denunciati, infatti, esiste una marcata differenziazione, in particolare per quanto riguarda l’utilizzazione della struttura “Don Gnocchi”. Grassi arriva addirittura a dire che certe proposte – come quella relativa alla limitazione del codice 26 della riabilitazione generica, se accettate, porterebbero alla sua chiusura, altre andrebbero solo a favore dei privati. Un risultato sicuro di tutte queste polemiche è il disorientamento della gente. Non le capisce in tutti i risvolti e si domanda se siano la maniera giusta per risolvere o affrontare le varie questioni. In particolare sono preoccupati gli elettori del Pd, alla luce di quanto è successo negli appuntamenti elettorali a cui sono giunti dopo liti e divisioni interne. I prossimi giorni dovrebbero portare chiarezza sulle varie posizioni e sulle vere intenzioni dei “contendenti”, ci si augura con soluzioni a beneficio della comunità. A.F.