Prima a combattere per la Libertà, poi per la giustizia sociale
Sono arrivati in tanti a Pontremoli sabato 3 febbraio a commemorare Laura Seghettini in un pomeriggio carico di emozioni . “Ciao Laura” è stato un appuntamento voluto dall’Istituto Storico della Resistenza Apuana e dall’ANPI di Pontremoli, ma al quale hanno collaborato e partecipato in molti per la migliore riuscita: il Comune di Pontremoli e la Provincia di Massa Carrara, entrambi con i gonfaloni; il labaro dell’ANPI di Parma, quelli della provincia apuana e di molte sezioni comunali; “Archivi della Resistenza” e il MAR – Museo Audiovisivo della Resistenza.
Un omaggio introdotto da quattro donne.
Lalla Tassi, giovanissima staffetta partigiana, ha ricordato la fama e l’attività di Laura nei mesi della Resistenza e la sua instancabile opera di maestrache ha svolto per tutta la vita negli anni successivi.
Caterina Rapetti di Laura ha raccolto la prima testimonianza dopo decenni di silenzio: il libro “Al Vento del Nord” è nato dal desiderio di giustizia, quella non ottenuta nei primi anni del dopoguerra e che Laura ha cercato di realizzare nella vita di ogni giorno, impegnandosi fino all’ultimo: “una grande donna che ha lottato per una società più giusta”.
Brunella Manotti, dell’ANPI di Parma, ha ricordato di aver conosciuto Laura in occasione della pubblicazione del libro che ha permesso a tutti di conoscere il suo straordinario contributo dato alla Resistenza: “quella fu una scelta consapevole, fatta da una donna; averla incontrata ha lasciato un segno”.
La nipote Gisella Seghettini, arrivata da Livorno, ha ricordato una zia Laura più privata, quella che scendeva in treno a trovare la famiglia del fratello con tanti regali per tutti, donna di straordinaria generosità, di saldi principi e di grande riservatezza: mai parlava dei suoi trascorsi da partigiana preferendo concentrarsi sugli affetti e sull’attualità.
Alessandro Conti (ANPI Massa Carrara), Nino Ianni (ANPI Massa) e Giorgio Pagano (Comitato Unitario della Resistenza – La Spezia) hanno ricordato i loro incontri con Laura: occasioni che hanno arricchito la loro vita. Lo ha ben sottolineato anche Alessio Giannanti (Archivi della Resistenza) che più volte ha avuto modo di coinvolgere Laura nelle feste e nei dibattiti a Fosdinovo e il cui racconto ha potuto fissare in lunghe ore di interviste registrate.
Pomeriggio che la musica ha trasformato in occasione di commozione: il Coro dell’UniTre ha proposto una spontanea esecuzione di “Bella Ciao”, mentre il coro “Acqua in bocca” ha proposto l’esecuzione di “Siamo i ribelli”, “Fischia il vento”, “Sui monti Scarpazi” e “Bella Ciao”. Per entrambi applausi a scena aperta.
Adesso ci resta la memoria che Laura ha voluto raccontare con la sensibilità di una donna che ha sempre preferito affrontare d’impeto gli ostacoli piuttosto che riflettere sulle convenienze e le convenzioni.
Compito di chi resta è far sì che questa memoria rimanga viva e sia patrimonio dei più giovani perché possano, a loro volta, perpetuarla. (p.biss.)