Dal 1948 gli ebrei hanno una patria in Palestina

Tra il 1946 e il 1947 l’avvio all’impresa fu alla Spezia oggi detta “Porta di Sion”

05SionSion è la collina dove sorge l’antica Gerusalemme nella terra promessa ad Abramo, “patria bella e perduta” per mano di tanti popoli fino ai Romani che la distrussero nel 70 d.C. Gli ebrei si sono dispersi, si sono divisi, spesso ghettizzati, ma non hanno perso la loro identità etnica e culturale. Dopo pogrom e accuse insensate di deicidio, di essere stati soltanto dei banchieri e usurai, venne forte la voglia di riscatto da quel persistente soffio antisemita che li ha accompagnati nei secoli.
Fu l’ungherese ebreo ashkenazita Teodoro Herzl a creare il movimento del sionismo a Basilea nel 1897 con lo scopo di ricreare in Palestina uno stato ebraico, un “focolare”, riconosciuto dalla Gran Bretagna nel 1917 come un diritto. Accorsero molti al richiamo da tutti i paesi e, dopo l’infinita tragedia dell’Olocausto, centinaia di migliaia di profughi superstiti allo sterminio arrivarono nella terra antica dei padri. Furono istituite aziende agricole dette kibbutz. L’Onu, come a risarcimento e redenzione, deliberò la nascita dello Stato democratico indipendente di Israele, avvenuta nel 1948, e stabilì che fossero creati due Stati, uno ebraico e l’altro dei palestinesi che in quel territorio vivevano dal 637, anno della conquista araba.
Sono passati 70 anni ma di quella decisione Onu non se ne è fatto nulla, all’inizio la divisione in due Stati non fu accettata neppure dai paesi arabi. Da allora la situazione è ancora esplosiva, ci sono state quattro guerre, tensioni, sopraffazioni, occupazione di territori e insediamenti di coloni israeliani in territori tolti ai palestinesi, violenze, intifada (rivolta delle pietre) e atti di terrorismo; ma la pace, il reciproco riconoscimento per una buona coesistenza tra due Stati per i due popoli non si vedono all’orizzonte.
05exodusL’avvio della nascita di Israele è avvenuto alla Spezia. Il 24 maggio 1946 salparono dal molo Pirelli a Pagliari le navi Fede e Fenice con 1.014 ebrei superstiti ai lager. Inizia l’emigrazione verso la Palestina. Nel 1947 è la nave Exodus a salpare dallo stesso molo con l’incarico di trasportare in segreto 4.515 ebrei in Palestina; sono clandestini, ci sono armi a bordo, arrivano ad Haifa, si crea un contrasto con l’Inghilterra che aveva il protettorato sulla Palestina e li rimanda ad Amburgo. L’impresa è ricostruita romanzata nel film Exodus di Otto Preminger.
Ma alla Spezia negli archivi e in altri siti non ci sono tracce perché gli imbarchi non erano regolari, i marittimi che si prestarono al viaggio oggi forse li potremmo anche dire scafisti. Le ricerche hanno ricostruito quegli eventi, li rievoca una lapide messa nel 1996 sul molo Pagliari, è stato istituito il premio Exodus per persone impegnate nella solidarietà e l’nterculturalità nella città della Spezia chiamata in Israele “Porta di Sion”, premiata per questo nel 2006 con medaglia d’oro al valor civile.
Altri punti di raccolta e di partenza furono a Vado, Savona, Genova, Bogliasco, Bocca di Magra e gli ebrei ebbero aiuto dalla gente del posto. (m.l.s.)