
Quattro studenti sono usciti con la lode, undici a quota 100 e 33 oltre il 90

Dopo le considerazioni sugli organici dei docenti e del personale ATA e formazione delle classi prime, un altro argomento di questi giorni ispirato al mondo della scuola è l’esito degli esami di Stato. Anche quest’anno, dopo aver dato conto dei voti conseguiti dagli studenti delle scuole secondarie di II grado della Lunigiana, il settimanale propone all’attenzione dei lettori alcune considerazioni sui risultati. Un compito che, negli anni passati, era affidato al nostro caro amico e prezioso collaboratore, recentemente scomparso, Giulio Armanini, che riusciva a leggere quei dati con l’occhio attento del dirigente scolastico e del buon giornalista. Proviamo comunque a suggerire qualche riflessione sui risultati conseguiti dai 269 studenti che quest’anno hanno sostenuto l’esame di Stato in Lunigiana, così suddivisi: 116 al Da Vinci di Villafranca (sedi di Pontremoli, Villafranca, Aulla), 70 al Belmesseri di Pontremoli (sedi di Fivizzano, Pontremoli e Villafranca), 69 al Pacinotti di Bagnone (sedi di Fivizzano, Bagnone e Pontremoli), 14 al Vescovile di Pontremoli. Tra di essi, quattro hanno raggiunto il massimo punteggio – 100 con lode – 3 studenti dello Scientifico di Villafranca e 1 del Classico Vescovile, mentre il punteggio di 100 è stato raggiunto da 6 studenti del Vescovile, 2 dello Scientifico, 1 del Classico di Aulla, 1 dell’AFM, 1 del SIA e 1 dei Geometri del Belmesseri di Pontremoli. Balza agli occhi il prestigioso risultato ottenuto dagli studenti del Vescovile che, insieme alle eccellenze delle altre scuole lunigianesi, avranno modo di confermare il loro valore e di sviluppare certamente un percorso universitario ricco di altrettanti brillanti risultati. È quello che auguriamo alle eccellenze lunigianesi ma anche a quanti hanno superato l’impegnativa prova dell’esame di Stato, i quali, al di là del punteggio conseguito, potranno davvero, se lo vorranno, avere soddisfazioni dal percorso di studio oppure, auspichiamo, nell’ambito lavorativo. Se si considerano poi i 33 studenti (17 del Da Vinci, 9 del Pacinotti, 5 del Belmesseri, 2 del Vescovile) che hanno superato l’esame con punteggi superiori a 90 – diversi sono stati i 98, 96 e 95 – il quadro, già positivo, per gli Istituti lunigianesi si arricchisce ulteriormente. L’esame di Stato qualche volta penalizza gli studenti meritevoli che, a fronte di un brillante percorso di studi, talvolta vedono sfumare la possibilità di raggiungere il massimo punteggio o devono soffrire non poco per raggiungere l’ambito e meritato 100, per non parlare poi della lode. Spesso ciò è dovuto a una imprevista défaillance del candidato o a una commissione che assegna all’esame di Stato un peso eccessivo, trascurando cinque anni di eccellenti risultati. Per questo, tempo fa, avevamo avanzato, anche su testate nazionali, una proposta: gli studenti che nei cinque anni di scuola avessero riportato una media superiore al 9 avrebbero dovuto essere esonerati dal sostenere l’esame di Stato e promossi a giugno con relative lodi e complimenti vari. Tornando agli esiti, motivo di riflessione da parte delle scuole devono essere anche i 74 studenti che non raggiungono il punteggio di 70, circa la metà dei quali si ferma a voti fra il 60 e il 62. Se è vero che, comunque, l’esame è stato superato, qualche volta dietro quei punteggi si nasconde una fragilità che viene da lontano e che non deve essere trascurata ma analizzata con attenzione per trovare le possibili strade del miglioramento. I docenti delle nostre scuole lunigianesi, ne siamo certi, a settembre sapranno sviluppare ulteriori considerazioni sull’esame di Stato, evidenziandone luci e ombre e ancora una volta sapranno mettere a punto i necessari piani di miglioramento, nell’interesse dei loro studenti. Così li abbiamo conosciuti: attenti e disponibili, sensibili alle problematiche della scuola e degli studenti, preparati professionalmente, a conferma del fatto che certe qualità non devono necessariamente essere ricercate nelle scuole al di fuori della Lunigiana. Fabrizio Rosi