
Nato a Sesta Godano nel 1925, ha studiato a Pontremoli ed è stato ordinato da mons. Sismondo. Nunzio in mezzo mondo, ha festeggiato i 99 anni e i 50 anni dalla consacrazione episcopale

Domenica 6 ottobre Papa Francesco ha annunciato che l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, terrà il decimo concistoro del suo pontificato nel quale creerà 21 nuovi cardinali; una particolare gioia ha rivestito così l’alta Lunigiana e la vicina Val di Vara poiché, primo nome tra i nuovi cardinali spicca quello di mons. Angelo Acerbi, arcivescovo titolare di Zella, già nunzio apostolico in vari paesi del mondo e prelato emerito del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Mons. Acerbi da questo momento è il cardinale più anziano (al momento della nomina) nella storia della Chiesa Cattolica: nato a Sesta Godano nel 1925, lo scorso 23 settembre ha festeggiato 99 anni di età.
Solo due settimane fa il nostro settimanale ha ricordato la sua figura, i 50 anni di ordinazione episcopale (avvenuta nella Basilica di San Pietro in Vaticano il 30 giugno 1974) e per approfondire la conoscenza della sua missione pastorale e diplomatica (che lo ha portato anche per diverse settimane ad essere preso ostaggio in Colombia, dai sovversivi del “Movimento 19 aprile”).
Altre coincidenze ricorderanno ai nostri lettori l’appartenenza dell’arcivescovo Angelo al presbiterio pontremolese perché la sua creazione a cardinale avverrà il giorno successivo al 67° anniversario della scomparsa (e 70 anni dopo la fine del ministero episcopale nel nostro territorio) di mons. Giovanni Sismondo, indimenticato ed amato vescovo di Pontremoli, da cui mons. Acerbi (ultimo ed unico a poter vantare questo privilegio) è stato ordinato sacerdote nel 1948.
Insieme a mons. Acerbi, nel prossimo concistoro, Papa Francesco ha annunciato che saranno creati altri tre cardinali italiani: mons. Roberto Repole (arcivescovo di Torino e vescovo di Susa), mons. Baldassare Reina (neovicario generale del Papa per la diocesi di Roma) e padre Fabio Baggio C.S. (sottosegretario per la sezione migranti e rifugiati del Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale).
La Redazione del Corriere Apuano – unitamente alla nostra chiesa diocesana – gioisce per la nomina cardinalizia di mons. Acerbi e, mentre assicura la propria preghiera per il futuro porporato, invoca su di lui la materna intercessione della Vergine Maria, Regina del Nostro Popolo. A questo si associa la speranza di poter accogliere a breve mons. Acerbi a Pontremoli per poter “magnificare” con lui il Signore.
Fabio Venturini