A Pontremoli gli incontri letterari all’Antica Libreria Savi

Tre libri in successione sono stati presentati venerdì 19 luglio nella nuova sede dell’Antica Libreria Savi, in via Cavour a Pontremoli.
Di interesse gli argomenti discussi dagli autori o dai presentatori. L’avvocato Antonella Sotira Frangipane ha dato stimoli alla lettura e accesa curiosità nel saggio scritto con Massimo Bomba E la Luna rispose. Taccuino notturno di visioni fiabesche e intuizioni astrologiche. Edito da Bastogi libri.
Sono 15 biografie storiche e romanzate di uomini e donne di governo che rimandano anche alla dimensione del simbolo, dei segni astrali accostando l’umano col divino. Alla domanda leopardiana “che fai tu, Luna, in ciel?”, la Luna al pastore errante dell’Asia e a noi tutti dà dubbia risposta, basta ascoltarla aiutati anche dalla lettura del libro.
Sulle donne, editore Franco Angeli, il secondo libro presentato. L’autrice Ilaria Li Vigni è tornata a Pontremoli per presentare questo suo recente studio che parte dalla riflessione sul punto di vista degli uomini riguardo alla parità di genere con la donna.
Alle domande di Giuditta Bertoli, con lo zelo e la competenza giuridica e professionale di una “militante” appassionata, Ilaria Li Vigni risponde che, per realizzare una reale parità, occorre che la donna abbia autostima di sé essendo pienamente all’altezza di affrontare la complessità dei problemi, è persona del “fare”, lo ha dimostrato bene anche affrontando una inedita prolungata compresenza di familiari reclusi e nervosi durante la recente pandemia.
Bisogna osare e difendere diritti conquistati con fatica e in tempi lunghi che rischiano ora di andare persi con un ritorno all’indietro, vanno difesi e ampliati per affermare una vera cultura della parità e c’è ancora molto da fare.
È pur vero infatti che, nonostante alcune leggi e progressi, nel vissuto concreto privato e sociale la mentalità, la situazione dominante è che la donna, se non ha al fianco un uomo che la tuteli, rimane un soggetto debole. Per affermarsi deve comportarsi alla maniera del maschio, tradendo per ciò stesso la diversità del femminile. Il punto estremo è la violenza fino all’eliminazione fisica. Dal libro si impara che parità di genere c’è quando la vita di relazione è di integrazione complementare senza antagonismo con l’uomo.
Cesare Vito Lodovici, Società editrice Apuana, è la biografia di un traduttore e scrittore di buon livello, a contatto con grandi autori quali Montale, Silvio D’amico, Calvino, Pirandello e l’attrice Marta Abba.
Nacque a Carrara nel 1885, morì a Roma nel 1968, tradusse tutte le opere di Shakespeare, ma rimane trascurato dalla critica letteraria. Lo riabilitano, gli danno dovuto risalto le due autrici del libro, l’italianista Marzia Dati e l’anglista Monica Schettino, nella presentazione hanno tracciato un sintetico profilo biografico di questo personaggio della Carrara delle imprese marmifere, che partecipò coi fascisti carrarini ai “fatti di Sarzana” del 1921, ma poi fu a contatto tramite Montale con Piero Gobetti, ucciso nel 1926. Dopo lo squadrismo giovanile in politica fu un moderato.
Compose testi teatrali, fondò riviste, soprattutto fu traduttore di opere in inglese, di Eliot tradusse “Assassinio nella cattedrale”. Negli anni del fascismo Pavese, Vittorini, Fenoglio e altri tradussero autori della letteratura dei paesi democratici: lo fecero “per campare”, ma soprattutto fu un modo indiretto di protesta politica contro il provinciale nazionalismo culturale fascista.
Rimane l’interrogativo di Benedetto Croce: rispetto alla lingua originale la traduzione è “una bella donna infedele o una brutta ma fedele?’.

Maria Luisa Simoncelli